Cronaca

In manette la banda che riforniva di droga la provincia di Pisa

i carabinieri dalla prima mattina hanno eseguito 16 ordinanze restrittive in carcere e agli arresti domiciliari

PROVINCIA DI PISA - La droga arrivava in Valdera, nel Comprensorio del Cuoio e a Pisa dalla Piana di Lucca. Il fulcro del sistema era un ristorante di Porcari, da li gli stupefacenti venivano smistati anche a Pistoia, Montecatini e Firenze. L'organizzazione composta da albanesi e italiani, gestiva un giro d'affari dal circa 150 mila euro al mese e immetteva sul mercato, cocaina, hashish, marijuana, praticamente un supermarket della droga. Il carabinieri di Lucca hanno smantellato l'organizzazione dopo oltre un anno di indagini e appostamenti a cominciare dall'osteria porcarese. Alla fine nella sola provincia di Pisa i militari hanno compiuto sei arresti sono finiti in manette cinque albanesi e un italiano che vive tra il Comprensorio del Cuoi e la Valdera. Per ricostruire il traffico delle sostanze stupefacenti, che entravano nel territorio pisani sono serviti di pedinamenti, controlli e intercettazioni, ma alla fine l'organizzazione è stata sgominata. Le persone coinvolte nel traffico di stupefacenti, che spostavano la droga dalla Piana di Lucca, posizione baricentrica per raggiungere i mercati di spaccio, verso i territori pisani, parlavano in codice con il gestore del locale un 34enne in passato già coinvolto in reati analoghi. Nelle intercettazioni dei carabinieri una della frasi ricorrenti era: “Ciao amore, mi servono un sacco di bacini”, per indicare la droga già tagliata in dosi, oppure: “Questa sera ci serve un tavolo con le bottiglie”. Durante gli arresti i militari hanno sequestrato vari chili di sostanze stupefacenti e strumenti di precisione per il taglio e molte persone sono state segnalate alle prefetture toscane come abituali consumatori di droga.