Cronaca

"Ci metteremo nei boschi". Ambientalisti contro l'abbattimento selettivo

La Consulta faunistico venatoria ha approvato il piano di abbattimento della Provincia. Le associazioni ambientaliste protestano

Il piano di abbattimento delle volpi va avanti. Lo ha deciso la Consulta faunistico venatoria che oggi pomeriggio, mercoledì 26 marzo, si è riunita a Pisa nella sala dei Comuni in via Pellico. Immediato il dissenso delle associazioni animaliste che hanno manifestato in strada: Legambiente, gli Irriducibili-Liberazione Animale, Animanimale e l'Oipa. Gli attivisti al termine della seduta hanno annunciato proteste, arrivando a dire che per difendere le volpi sono disposti persino a scendere nei boschi.

Secondo gli attivisti, il provvedimento della Provincia non è volto a preservare gli equilibri faunistici, ma sarebbe solamente un sostegno alla caccia. Sulla carta invece, il progetto nascerebbe dal fatto che le troppe volpi potrebbero provocare danni sia agli animali domestici delle basse corti, sia alla selvaggina d'allevamento immessa nei boschi, che essendo cresciuta in uno stato di cattività non sviluppa abilità antipredatorie.

Per le associazioni animaliste invece, il provvedimento servirebbe solo a legalizzare una strage sulla base di ipotesi di danno, soltanto per poter estendere il periodo di venatoria e per evitare che le volpi caccino la selvaggina danneggiando i cacciatori.