Cronaca

La crisi si vince con i prodotti locali

Per far ripartire l'economia bisogna ingegnarsi. La lista Rossoblu propone un nuovo modello economico, molto glocal poco global

Il consigliere comunale della lista Rossoblu Emanuele Turini

Per uscire dalla crisi bisogna guardare all'interno delle comunità o quanto meno questa è la proposta della lista civica Rossoblu che siede in consiglio comunale a Ponsacco. Ma i sostenitori del movimento civico ponsacchino non solo ha lanciato l'idea, ma si sono anche già messi al lavoro per dare gambe al progetto. L'esempio viene dai gruppi di acquisto solidale che riescono a veicolare i prodotti della comunità all'interno delle stesse. “Prendiamo spunto dai Gas presenti sul territorio, che generalmente rivolgono la loro attività alla ricerca di prodotti alimentari biologici e a chilometri zero” spiega Emanuele Turini, consigliere comunale della lista Rossoblu. “Per proporre progetti analoghi in diversi settori merceologici: abbigliamento, articoli da regalo, elettronica, giochi, oggetti da arredo e altri, con l’acquisto di tali prodotti in quei negozi del Paese che garantiscano la qualità della merce proposta, che possibilmente dovrà essere Made in Italy o comunque proveniente da paesi che garantiscano i fondamentali diritti civili. Riteniamo – continua Turini - che progetti del genere possano, nel loro piccolo, dare un contributo all’economia del territorio, riscoprendo il piacere di fare la spesa nei negozi di vicinato acquistando prodotti di qualità certa e a prezzi calmierati.

La logica dei gruppi di acquisto è proprio quella di ottenere prezzi convenienti perché è richiesto un numero maggiore di prodotti rispetto a quello che potrebbe comprare una singola persona; “Per fare qualche esempio – spiega Turini - possiamo ottenere politiche di sconto nell’acquisto di lampadine a risparmio energetico o sul materiale di cartoleria per la scuola, mettendo insieme gli ordini di più famiglie”.

Un'operazione che ha anche un significato politico importante: “Riteniamo di dover dare un segnale forte - conclude il capogruppo della lista Rossoblu - in un momento di grande crisi economica e sociale in cui molto spesso, si è portati all’acquisto di prodotti di scarsissima qualità il cui basso costo è giustificato anche da uno sfruttamento della manodopera in barba alle più elementari norme di sicurezza e dei diritti della persona”. Chi volesse informazioni dicono i promotori o avesse da proporre iniziative di questo tipo può scrivere all'indirizzo mail: listarossoblu@gmail.com