Cronaca

​La gravità alterata può aiutare la cura della distrofia muscolare

La scoperta è stata di un gruppo di ricercatori di Pontedera scelti dall'agenzia spaziale Europea per compiere esperimenti in gravità alterata

Il ricercatore Gianni Ciofani

Testare gli effetti di gravità superiore rispetto a quella terrestre in esperimenti per trasferire geni utili nella ricerca contro malattie di origine genetica quali le distrofie muscolari, oppure per ottenere tessuti muscolari più reattivi, super muscoli, utilizzabili in vitro e dall’elevata capacità contrattile. Sono gli obiettivi con cui il gruppo di ricerca transformerst, coordinato da Gianni Ciofani, ricercatore team leader del centro di mcrobiorobotica dell’istituto Italiano di tecnologia a Pontedera è stato selezionato, insieme ad altri tre gruppi in tutta Europa, dall’agenzia spaziale Europea, nell’ambito della quinta edizione della campagna spin your thesis!, che permetterà di compiere esperimenti in gravità alterata. Il gruppo transfromers è composto da allievi dottorandi che afferiscono dell’Istituto di biorobotica della scuola superiore Sant’Anna di Pisa e al centro di microbiorobotica (CMBR) dell’istituto italiano di tecnologia. 

“L’esperimento selezionato – spiega Gianni Ciofani - mira ad approfittare degli effetti della gravità superiore a quella terrestre sull’esecuzione di una tecnica importante per aiutare il trasferimento di geni che potranno dimostrarsi utili nella lotta a malattie genetiche, come le distrofie muscolari, ma anche nell'ottenimento di costrutti muscolari utilizzabili in vitro caratterizzati da elevata capacità contrattile”.