Politica

​“La laicità è andata a farsi benedire”

Interviene anche Sel nella vicenda delle benedizioni negate alla scuola di Perignano e attacca gli esponenti Pd: “Argomentazioni pressappochiste”

Scendono in campo anche la responsabile scuola Ilaria Ferrara e il coordinatore della Valdera per Sel Roberto Bongini nella polemica sulle benedizioni negate alle scuole di Perignano e inquadrano così la situazione: “C’è una dirigente scolastica, cui va tutta la nostra solidarietà, che esercita in modo serio il suo mandato di servitrice dello Stato ed un sacerdote, stimato e impegnato, che cerca di esercitare il suo, di benedizione pasquale a scuola come ha fatto tutti gli anni. Si crea un conflitto che in un ordinamento realmente laico non dovrebbe neppure sussistere e che viene risolto sul momento con un compromesso-forzatura”.

Gli esponenti di Sinistra Ecologià e Libertà criticano soprattutto il dibattito che la vicenda ha alimentato e dicono: “Anziché riflettere con serenità su limiti e confini di istituzioni diverse la polemica si è estesa oltre la volontà dei due protagonisti e si è scatenato un attacco sproporzionato alla funzionaria statale”.

In particolare a Ferrara e Bongini non sono piaciuti gli interventi dei vari esponenti Pd che hanno espresso le loro opinioni nei giorni scorsi, a cominciare dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal candidato alle prossime elezioni regionali Ivan Ferrucci. “Sconcerta – scrivono i due di Sel in una nota – il pressappochismo delle argomentazioni che, nel caso dei politici, rasentano la mancanza di rispetto non tanto della laicità (valore dal cambio oscillante) ma della stessa religione cristiana. Una benedizione che riguarda l’evento centrale del messaggio cristiano – dicono – non può essere derubricata a semplice tradizione come fosse l’uovo di cioccolato o la colomba con la crosta di zucchero: si è mostrata più rispettosa la dirigente scolastica nel considerarla una cosa seria che non i suoi detrattori”.

Secondo i due esponenti di Sel, le elezioni incombono e il Pd non sarebbe più lo stesso, quello che qualche anno fa difendeva don Zappolini per il suo presepio con i cacciabombardieri come spesa assurda e con la cittadinanza ai figli degli immigrati. “Noi – sostengono invece Ferrara e Bongini – non siamo così”.