Attualità

La natura in mostra al liceo Montale

E’ stata inaugurata l'esposizione naturalistica raccolta dagli studenti dell'istituto nell'ambito di un laboratorio didattico

Da ieri a Pontedera si aggiunge un’altra opportunità culturale. Si tratta di una collezione scientifica usufruibile dagli studenti del liceo Montale, ma visitabile liberamente anche da chiunque intenda farne richiesta alla scuola.

E' stata infatti inaugurata nella mattinata di ieri l'esposizione naturalistica realizzata dagli studenti e dai docenti dell’istituto durante le attività del laboratorio Collezioniamo la Natura, promosso e finanziato nell'ambito del programma regionale Piante Galileo.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Lucia Orsini, dell’assessore all’istruzione Liviana Canovai e di Francesco Biasci del Cred Valdera, i docenti e gli studenti del laboratorio didattico hanno esposto le attività svolte. A seguire, sull’importanza delle collezioni naturalistiche per la didattica, è intervenuto il professor Marco Tongiorgi, ex ordinario di stratigrafia all'Università di Pisa e oggi conservatore onorario del Museo di Storia Naturale della Certosa di Calci.

La mostra espone reperti naturalistici come rocce, minerali, fossili, materiali botanici (tavole di erbario) e faunistici, raccolti negli anni dagli studenti del liceo e adesso riorganizzati, ordinati e implementati.

Nell’ambito del laboratorio, gli studenti e i docenti si sono infatti recati in orario pomeridiano anche alla zona del Sacro Monte di San Vivaldo, alla zona di Gabbro-Quercianella e sul Monte Pisano (insieme al Prof. Marco Tongiorgi), per l’osservazione e la raccolta di rocce, minerale, reperti botanici e naturalistici.

Dell'esposizione fa parte anche la pregevole Collezione Marco Tongiorgi, una raccolta di minerali che è stata donata alla scuola dal professore e che comprende minerali metalliferi e non, provenienti in gran parte dalle diverse aree della Toscana.

"Il laboratorio didattico Collezioniamo la Natura ha dato, perciò, una duplice opportunità agli studenti e alla scuola - scrivono in una nota dall'istituto - quella di realizzare una didattica delle scienze naturali attiva e "dal vivo" su reperti naturalistici e quella di recuperare anche quei materiali che in ogni scuola, solitamente, si producono durante l’attività didattica, ma poi vanno a finire negli archivi e nei ripostigli (i cosiddetti "dimenticatoi"), rischiando, col tempo, di andare per sempre dispersi".