Cultura

​La Pontedera del futuro “in scala”

Presentato il plastico della città che rappresenta i cambiamenti in atto e i progetti in cantiere

Da sinistra: Fabio Carmignani, Simone Millozzi e Valerio Caramassi

I cambiamenti e i progetti di Pontedera su un plastico in scala della città, per conoscere meglio i luoghi in cui si vive. Questo ciò che la creazione di Fabio Carmignani, commissionata dal Comune e sostenuta da Revet, vuol rappresentare.

Il plastico, presentato la mattina di giovedì 13 febbraio al primo piano di Palazzo Stefanelli, mette infatti in evidenza tutte le trasformazioni in atto e programmate della città, dalla nuova biblioteca agli altri interventi sul Dente Piaggio, fino alla riqualificazione dell’ex Ipsia Pacinotti. “Uno strumento – ha detto il sindaco Simone Millozzi – semplice ma efficace, che mostra tutte le capacità e potenzialità di questa città, anche in vista dell’approvazione del nuovo regolamento urbanistico”.

In scala 1:500, realizzato con un sistema di stampa 3D, sul plastico si possono anche illuminare con luci al led gli edifici oggetto della trasformazione urbanistica, quella in atto e quella futura. “Il plastico infatti – ha spiegato l’autore, Fabio Carmignani – è stato realizzato per essere modificato, per crescere e rappresentare un giorno tutta la città. L’idea che abbiamo, assieme agli uffici tecnici del comune, è quella di lanciare una serie di laboratori pubblici attraverso i quali i cittadini possano partecipare alla costruzione degli edifici e del plastico”. Un progetto già partito con i bambini e i genitori per la scuola di Santa Lucia, dove oltre all’asilo verrà realizzato anche un giardino.

Il primo laboratorio, che probabilmente si svolgerà a marzo, sarà dedicato alla costruzione dell’edificio della Revet, principale sponsor di questa iniziativa e fornitore dei materiali utilizzati per la realizzazione del plastico. “Questo progetto – ha detto il presidente Valerio Caramassi – è in piena sintonia con la nostra funzione, con la politica di riciclo e riuso in cui da tempo investiamo e con le prospettive di ricerca e tecnologia a cui partecipa tutto l’Urban Center”.