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La prima pianta-robot mette radici a Pontedera

Ha foglie e protuberanze "intelligenti". Il prototipo è stato sviluppato nei laboratori di microbiorobotica dell'Iit

Cresce in Valdera, anzi a Pontedera, il prototipo della prima pianta-robot con radici radici intelligenti e foglie super reattive.

Si chiama Plantoide il nuovo frutto delle ricerche svolte all'interno dei laboratori di microbiorobotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia, a conclusione del progetto triennale 'Plantoid', finanziato dalla Commissione europea con 1,6 milioni di euro e condotto in collaborazione con l'Università di Firenze, l'Istituto di Bioingegneria della Catalogna e il Politecnico di Losanna.

Ha un tronco più grande prodotto con la stampante 3D, delle foglie più ampie che si aprono e si chiudono in risposta all'umidità dell'aria, delle radici più numerose e intelligenti che lo rendono capace di accrescersi come fanno gli organismi viventi.

''Nel nuovo prototipo saranno cinque - ha spiegato la coordinatrice del progetto Barbara Mazzolai - ogni radice sarà dotata di sensori per analizzare il terreno e sarà capace di muoversi in maniera sinuosa accrescendosi di due millimetri al secondo in risposta agli stimoli esterni: lo farà aggiungendo materiale alla punta, come fanno le radici vere per superare la pressione e l'attrito del suolo''.

Presto arriverà anche un software capace di imitare l'intelligenza distribuita delle radici, per renderle autonome e allo stesso tempo coordinate fra loro. Numerose le applicazioni: dalla bonifica dei suoli inquinati fino all'esplorazione spaziale, passando per una nuova generazione di endoscopi biomedicali.