Cronaca

La rabbia dei cittadini di Santa Maria a Monte

A preoccupare i cittadini oltre alla chiusura della via Francesca la possibilità di altri movimenti franosi a ridosso delle abitazioni


SANTA MARIA A MONTE - I cittadini di Santa Maria a Monte e Montecalvoli sono esasperati. Il loro disappunto e in alcuni casi la loro rabbia, è causata dalla Provincia di Pisa che a loro giudizio sta procedendo con troppa lentezza per riaprire la via Francesca. Sono adirati anche contro l'amministrazione comunale di Calcinaia, che si sarebbe interessata al problema in ritardo e nel frattempo le frane si sono susseguite. La strada infatti penalizza i residenti di Santa Maria a Monte e di Montecalvoli, ma scorre, in quel tratto, nel Comune di Calcinaia. Alla manifestazione per protestare contro la chiusura della via provinciale Francesca c'erano commercianti, residenti, lavoratori, che ogni giorno per raggiungere la propria occupazione e per tornare a casa sono costretti a percorrere oltre 20 chilometri in più. La strada è chiusa dal 26 febbraio, quando si è verificata la prima frana, poi se ne sono susseguite almeno altre tre, che hanno costretto il sindaco di Calcinaia, Ciampi a far evacuare 15 abitazioni. I cittadini hanno manifestato con un corteo che si è mosso dal bar Barbatrucco ordinato e pacifico lungo la via Francesca, fino al cantiere aperto dalla Provincia per rimuovere l'ultima frana la più estesa. A preoccupare i cittadini però non è solo la frana non ancora rimossa, ma anche il fatto che temono possano verificarsi nuovi cedimenti. Lungo la via Francesco infatti nel territorio di Calcinaia vi sono vari movimenti franosi alcuni addirittura a ridosso della case evacuate, che in futuro potrebbero causare in caso di movimento del terreno nuovi problemi.