Cultura

​La robotica del futuro nella scuola di oggi

L’assessore regionale Bobbio in visita ai laboratori dell’istituto a Pontedera: “Quello che viene fatto qui è il futuro della Toscana e lo sosterremo”

Robotica educativa, progetti pilota, ma anche tecnologie riabilitative e protesi innovative. Questo il mondo al quale l’assessore regionale alla ricerca Emmanuele Bobbio si è appena affacciato oggi pomeriggio durante la sua visita all’istituto di biorobotica della Scuola Sant’Anna a Pontedera.

“Avevo sempre sentito parlare di questo luogo d’eccellenza – ha detto Bobbio – e per la prima volta l’ho potuto osservare di persona rimanendo entusiasta. Le ricerche fatte qui sono fondamentali, rappresentano un’occasione di sviluppo per la Toscana e una strada sicura per migliorare la qualità della vita. I robot faranno sempre più parte della nostra esistenza, anche nell’educazione dei nostri figli. Per questo la Regione deve e vuole continuare a sostenerla”.

Dopo una breve presentazione del centro di ricerca fatta dal direttore Paolo Dario infatti, l’assessore ha potuto fare un tour dei laboratori, in particolare quello dedicato alla robotica educativa, anche in vista dell’ormai prossima manifestazione Robocup Junior che il prossimo 9 aprile porterà a Pontedera oltre 115 scuole provenienti da tutta Italia e coinvolte in progettazioni legate al campo della robotica.

Un settore questo, che i ricercatori del Sant’Anna da anni stanno legando sempre più alla scuola. Proprio dalla Valdera infatti è partito un progetto di robotica educativa che poi si è allargato anche ad altre provincie toscane e altre realtà nazionali. Coinvolgendo circa 14 istituti e 500 ragazzi dagli istituti elementari a quelli superiori di Calcinaia, Pontedera, Palaia, Capannoli, Lari, Casciana Terme, Chianni, i ricercatori del Sant’Anna hanno dimostrato che una sinergia fra scuola e tecnica è non solo possibile ma anche utile a livello didattico. “Facendo costruire robot direttamente ai ragazzi – ha spiegato una giovane ricercatrice che ha lavorato con una classe di Lari – cerchiamo di fare della robotica uno strumento per insegnare anche altre discipline, dalla fisica alla geografia, dalla matematica alla letteratura”.

Oltre ai laboratori dedicati alla robotica educativa, l’assessore Bobbio ha poi visitato anche gli altri gruppi di ricerca che sperimentano robot in campo riabilitativo, protetico e medico.