Cronaca

​Toscana, la pillola abortiva esce dagli ospedali

Il consiglio sanitario regionale ha dato parere positivo per la possibilità di prescrivere la Ru486 anche nei poliambulatori

In Toscana la Ru486 potrà essere somministrata anche fuori dagli ospedali. Questa l’apertura arrivata dal consiglio sanitario regionale che ha espresso parere tecnico favorevole rispetto alla possibilità per le donne toscane di ottenere la pillola Ru486 nei consultori e nei poliambulatori.

Parere tecnico che dovrà essere ora essere recepito dall’assessorato regionale alla sanità, il quale poi dovrà trasmettere le disposizioni ai direttori delle Asl. L'assessore Luigi Marroni intento sembra intenzionato a chieder prima ulteriori pareri e comunque ad autorizzare la somministrazione solo in strutture funzionalmente collegate agli ospedali. Non dunque in tutti i consultori. Le disposizioni arrivate dal consiglio sanitario, in ogni caso, si muovono nel solco già tracciato dalla legge 194.

Le procedure per ottenere la pillola, non cambieranno. La donna dovrà sostenere un lungo colloquio con il medico presso il consultorio, prima di ricevere il certificato necessario alla somministrazione. A quel punto avrà un'altra settimana per riflettere prima di fissare l'appuntamento che, ecco la differenza, non dovrà più essere preso solo in ospedale ma anche presso un poliambulatorio.

Nessuna facilitazione del percorso abortivo dunque, ma un’ulteriore strada possibile. Fermo restando che dal 2008 in Toscana si è registrato un calo del totale delle interruzioni di gravidanza: nel 2012, su circa 7mila aborti, l’11,5 per cento sono avvenuti per via farmacologica.