Le api stanno morendo: questo è l’allarme che gli scienziati hanno lanciato da varie zone del pianeta. Addirittura si ipotizza che tra 100 anni, se non verranno presi provvedimenti, le api potrebbero scomparire del tutto, con conseguenze gravissime per la sopravvivenza dell’umanità stessa. Basti pensare che questi insetti rappresentano un ruolo fondamentale sia nell’ecosistema che nella produzione di cibo: più di 4.000 specie vegetali fruttificano grazie alla loro azione impollinatrice. Negli anni, i pesticidi chimici, il ricorso alla monocoltura, la riduzione della biodiversità hanno decimato le popolazione degli alveari. Ma si sta affacciando una minaccia ben più subdola e letale: la crisi climatica. L’innalzamento delle temperature a livello globale comporta per loro la perdita degli habitat naturali, la diminuzione della disponibilità di cibo e una maggiore incidenza delle malattie.
La situazione sta creando grandissime difficoltà al comparto, in un Paese dove la domanda è maggiore dell'offerta. Come conseguenza si assiste all’arrivo in Italia di miele di dubbia provenienza, di qualità incerta e quindi potenzialmente pericoloso per la presenza di residui di sostanze chimiche.
Se ne parlerà a Lajatico stasera alle ore 21,30 in Piazza Vittorio Veneto, insieme all’amministrazione Comunale e alcuni esperti. Ci sarà un ospite d’eccezione, il maestro Andrea Bocelli, da sempre sensibile alle tematiche ambientali e alla tutela delle specie animali.
Parteciperanno inoltre al dibattito il Sindaco del Comune di Lajatico Alessio Barbafieri, che patrocina l’evento, l’apicoltore Stefano Pugliesi della Apicoltura Biologica “Fabbri Elisabetta”, Enrico Gualdani Vice Presidente Nazionale per l’Area Centro Italia di Miele in Cooperativa, il professor Carlo D’Ascenzi, Docente universitario, Aldo Metalori Apicoltore professionista ed autore del libro “Guida pratica alla produzione del Polline in Italia”.