Attualità

Prima campanella, "Servono azioni per il futuro"

Ripartono l'anno educativo e l'anno scolastico: al "Bocelli" non ci sono più posti. Tedeschi: "Nei piccoli centri dobbiamo intervenire per la scuola"

Anche al centro 0-6 "Alessandro Bocelli" alla Sterza, nel territorio comunale di Lajatico, ha preso il via il nuovo anno educativo, in vista del quale l'amministrazione comunale ha lavorato per rendere la struttura maggiormente accogliente per i piccoli alunni e alunne.

"Abbiamo provveduto alla sostituzione delle bandiere esterne strappate dalle intemperie, ma anche alla risistemazione del giardino, a un lavaggio esterno e all'acquisto di nuovi lettini i bambini fino a 3 anni - ha spiegato il sindaco Fabio Tedeschi - il centro 0-6, anche per quest'anno, non ha un posto libero e ci sono le liste d'attesa: sintomo di un gradimento del servizio offerto".

"L'amministrazione comunale, inoltre, per andar incontro ai genitori per quest’anno ha indicato l’inizio del servizio mensa a partire dal 23 Settembre, anticipandolo significativamente rispetto agli anni passati - ha aggiunto - del resto, possiamo contare su un centro tra i primi progetti pilota a livello regionale nel prevedere una continuità tra nido e scuola primaria, un’intuizione che legata a molte professionalità nel settore educativo hanno costruito un vero progetto che oggi vanta dei risultati e una qualità unica".

Anche alle elementari e alle medie, ovviamente, l'anno scolastico è cominciato ed è stato inaugurato dalla visita della dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Capannoli, la professoressa Serena Balatresi, e dello stesso sindaco Tedeschi. "Dobbiamo essere d’esempio per i nostri ragazzi, quindi anche il Comune ha fatto il possibile per rendere accoglienti i plessi scolastici del Comune - ha concluso - la scuola, per i piccoli centri come Lajatico, è sempre un argomento tormentato: per il futuro è necessario di qualcosa che a oggi non è mai stato affrontato: dobbiamo prevenire che la mancanza di attenzione di certe politiche scolastiche abbiano il sopravvento su altre che sarebbero quelle veramente necessarie per i territori".