"È ormai evidente che il sindaco di Peccioli preferisca il monologo al confronto". Ennesimo capitolo della querelle tra primi cittadini: dopo il battibecco di ieri e le parole del sindaco Renzo Macelloni, oggi, giovedì 21 Agosto, tocca al sindaco Fabio Tedeschi replicare ancora una volta.
E il tema resta sempre quello: l'iter del Piano strutturale intercomunale, cui si è aggiunta una diatriba su fatture non pagate tra i due Comuni. "Lajatico, Chianni, Terricciola e Peccioli hanno scelto di collaborare per motivi strategici condivisibili, tra cui l’accesso a finanziamenti - ha spiegato Tedeschi - questa scelta, lungi dall’essere una forzatura, è un’opportunità concreta per il territorio e dimostra che la cooperazione può portare benefici. Le esternazioni del sindaco Macelloni, provocazioni mascherate da consigli, lasciano sinceramente perplessi".
"L’idea che Lajatico avrebbe dovuto ritirarsi dalla convenzione è talmente assurda da sembrare una battuta mal riuscita - ha aggiunto - i motivi per cui abbiamo scelto di non ritirarci sono chiari e comprensibili da chiunque abbia a cuore il buon senso amministrativo e il rispetto per le risorse pubbliche. In primo luogo, i tempi tecnici avrebbero reso vano ogni tentativo di reimpostare il percorso, azzerando quanto già costruito; in secondo luogo, e soprattutto, c’era da tutelare l’investimento di denaro pubblico già avviato".
Quindi, il primo cittadino di Lajatico è tornato anche sulla questione del credito vantato dall'amministrazione pecciolese. "Continuare a sostenere che Lajatico sia debitore nei confronti di Peccioli appare ormai come un tentativo evidente di spostare l’attenzione dal merito delle questioni - ha detto - se ci sono fatture risalenti al 2021 o al 2022, sarò ben lieto di affrontare il tema con serietà. Ma è bene ricordare che si parla di documenti e atti di oltre quattro anni fa, e ogni affermazione dovrebbe poggiare su dati certi, non su insinuazioni".
"Se davvero il Comune di Peccioli vanta disponibilità economiche tali da poter affrontare con tranquillità le sfide del territorio, sarebbe stato un gesto nobile offrirsi se il finanziamento regionale fosse andato perso - ha concluso - questo sì che sarebbe stato un atto di responsabilità e visione per l’interesse collettivo. Invece, si preferisce chiedere riconoscenza e ringraziamenti, come se la collaborazione fosse una concessione e non un dovere istituzionale".