Attualità

Tedeschi verso il futuro, "Ripensare la Valdera"

Dopo l'approvazione del Bilancio, il sindaco rivendica la ricostruzione "da zero" dell'amministrazione e lancia un messaggio ai Comuni vicini

Il municipio di Lajatico

Anche l'amministrazione comunale di Lajatico ha approvato il Bilancio di previsione 2026 e il Bilancio pluriennale 2026-2028, al termine di un anno che, come spiegato dallo stesso sindaco Fabio Tedeschi, in carica da Giugno 2024, è stato dedicato quasi esclusivamente al riassetto della macchina amministrativa.

"Questo è un passaggio fondamentale per garantire continuità, stabilità finanziaria e capacità di investimento - ha detto - questo è stato un anno particolarmente impegnativo per il nostro Comune come lo sono stati gli ultimi sei mesi del 2024, rivolti alla ricostruzione da zero. La riorganizzazione dell’ente ha richiesto un grande sforzo collettivo: nonostante questo percorso complesso, siamo riusciti a cogliere e gestire opportunità di finanziamento per interventi concreti e a mantenere i servizi ai cittadini, anche se qualcuno, con scetticismo, lo ritiene ormai una realtà di seconda importanza".

"Abbiamo investito nella manutenzione delle infrastrutture, nella valorizzazione del patrimonio culturale e nel sostegno alle attività economiche e alle associazioni locali - Lajatico ha saputo crescere e consolidare la propria identità. Il 2025 ci ha visto ottenere due riconoscimenti importanti: il Premio Eloge per le buone pratiche amministrative e il titolo di Piccolo Comune Amico, conferito da Codacons. Abbiamo inoltre riportato in prima linea i temi della scuola, dell’ambiente, con il progetto del parco eolico di Poggio alle Pancole, e dello sviluppo territoriale".

Per il futuro, secondo Tedeschi, le priorità sono ben definite. "Tra queste - ha detto - ci sono il potenziamento dei servizi alla persona, ma anche gli investimenti mirati alla sostenibilità e all’innovazione. Le azioni previste si fondano su cinque parole chiave: residenzialità, destagionalizzazione del turismo, valorizzazione dell’identità territoriale, accoglienza e qualità dellavita. È doveroso riconoscere il lavoro complesso affrontato dai dipendenti comunali, che hanno dimostrato professionalità durante la riorganizzazione; così come ringraziare i consiglieri comunali per il contributo al confronto democratico e tutti i cittadini che partecipano attivamente alla vita del nostro paese".

E, in chiusura, arriva l'appello rivolto all'intera Valdera. "Strutturare i servizi ha significato anche attivare convenzioni fondamentali con l’Unione Valdera, affidando in forma associata, per esempio, l’ufficio Tributi, il Suap e la centrale unica di committenza. Ringrazio l’Unione e la presidente Arianna Buti e tutti i sindaci. Tuttavia, penso che vi sia la necessità di migliorare o, addirittura, di ripensare il coordinamento complessivo della Valdera. A oggi manca una vera programmazione territoriale e manca un dialogo strutturato e serio capace di affrontare le criticità. Le difficoltà attuali derivano da rapporti spesso inesistenti tra Comuni, da scelte autoreferenziali e da una conseguente incapacità di produrre idee e soluzioni condivise: una sorta di immobilismo politico. È su questo che dobbiamo lavorare, con responsabilità e visione".