Commercianti di Lari sul piede di guerra per i disagi alla
viabilità che da giorni stanno creando i lavori
di costruzione della nuova fognatura e ripavimentazione del centro storico
del borgo. Dopo l'articolo sugli ecomostri nella frazione di Casciana Alta e quello sulle buche lungo una via del centro pubblicati nelle settimane scorse dal nostro sito, ecco un'altra questione legata ai lavori di edilizia pubblica nel comune di Casciana Terme Lari.
Stavolta a muoversi sono i commercianti del centro storico sotto al Castello, letteralmente circondati dal cantiere che dovrebbe rimettere a nuovo la pavimentazione di tutta la piazza ma che sta creando molti disagi alle attività degli esercenti e ai residenti. Per far sentire la loro voce, gli esercenti, attraverso l’associazione
turistica Proloco ViviLari hanno
inviato una lettera all’amministrazione comunale di Casciana Terme Lari e al commissario
prefettizio Valerio Massimo Romeo,
per fargli presente le ripercussioni negative che il cantiere ha sull’attività
commerciale.
I punti critici, secondo la Proloco, riguardano la impossibilità di reperire parcheggi per i clienti con conseguente calo degli incassi, disagio di accesso dei residenti alle proprie abitazioni e la criticità per la farmacia di svolgere in pieno la propria attività di pubblico servizio.
Un progetto ambizioso quindi, che però sembra stia creando non pochi problemi ai commercianti, stufi del protrarsi del cantiere. Nella lettera recapitata al commissario prefettizio, la Proloco dà alcune proposte, suggerimenti all’amministrazione affinché il disagio dei negozianti del centro possa essere attenuato. Il consiglio della ViviLari chiede infatti più chiarezza nella segnaletica, un’esenzione parziale o totale per gli esercizi commerciali interessati dal pagamento di alcune tasse, la riduzione dell’imposta sui rifiuti e la concessione gratuita del suolo pubblico.
Richieste e malessere che i commercianti hanno fatto presente anche durante un’assemblea pubblica di uno dei candidati sindaco alle prossime elezioni. Occasione, forse non proprio pertinente, che è stata colta per testimoniare il forte disagio che i commercianti hanno definito non più sostenibile.