Attualità

Presunto jihadista, le critiche di Forza Italia

Barabotti e Pandolfi ringraziano il lavoro delle forze dell'ordine ma denunciano il mancato intervento dell'Islam moderato

Federica Barabotti e Domenico Pandolfi, Forza Italia

“Ma l'Islam moderato non dovrebbe far sentire forte la sua condanna?” Federica Barabotti e Domenico Pandolfi tornano sulla questione di Jalal El Hanaoui, il presunto fomentatore islamico arrestato pochi giorni fa nella sua abitazione a Ponsacco, da dove, su internet, inneggiava alla Jihad. 

Dopo aver ringraziato le forze dell'ordine per il lavoro svolto Barabotti e Pandolfi spiegano la loro visione: “Questo giovane, da anni in Italia, della nostra tanto sbandierata integrazione non sapeva che farsene, per lui noi siamo il nemico, lui come molti musulmani ci odiano, molto peggio del razzismo, ci vorrebbero morti”.

La critica degli esponenti pontederesi di Forza Italia si sposta poi ai reati del giovane e alla famiglia: “Si apprende che il ragazzo aveva già precedenti penali, e non solo era ancora in italia... ma addirittura vive in una casa popolare, cioè a nostre spese mentre magari restano escluse persone oneste. Su questo avevamo presentato una mozione in Consiglio comunale che ovviamente la sinistra ha bocciato. Da ultimo una domanda ma l'Islam moderato non dovrebbe far sentire forte la sua condanna?”.