“In questi anni il servizio manutenzione ha svolto ogni tipo di mansione, anche quando i carichi di lavoro erano insostenibili, quando non esisteva una formazione specifica o un controllo sanitario, hanno fatto i falegnami e i muratori anche quando i mezzi e gli strumenti a loro disposizione erano a dir poco carenti e inadeguati”. Queste le parole decise dei Cobas Pubblico Impiego in difesa del servizio operaio di manutenzione al Comune di Buti, preoccupati non solo per la situazione finora in atto, ma anche di una possibile esternalizzazione del servizio.
Indubbio, secondo Cobas, è il
prezioso lavoro svolto da questi operai negli anni: “Grazie a
questi lavoratori – scrivono in una nota – il Comune ha risparmiato decine
di migliaia di euro, gli operai non si sono limitati alla manutenzione del
verde e delle aree attrezzate, ma hanno fatto di tutto e di più garantendo un
servizio puntuale e andando ben al di là delle loro stesse mansioni”.
La richiesta che il sindacato muove al sindaco di Buti è quindi quella di non esternalizzare il servizio, ma anzi di rafforzare
la squadra addetta alla manutenzione, dotandola di più strumenti, aprendo
le porte della commissione consiliare agli operai e ai Cobas per un confronto. “La
privatizzazione – dicono dal sindacato – non serve e sarebbe dannosa e
svantaggiosa per le casse comunali e i servizi erogati alla cittadinanza”.