Politica

Le tappe della riorganizzazione del 118

Tutti i passaggi che porteranno il sistema dell'emergenza-urgenza in Toscana ad avere tre sole centrali operative

Due nuovi articoli, due emendamenti per chiarire il lavoro svolto dalla commissione tecnica per l’organizzazione del nuovo servizio del 118 in Toscana, riorganizzazione che porterà via da Pontedera la centrale del 118. Sono stati presentati in consiglio regionale dai consiglieri del Pd Gianfranco Venturi, Aldo Morelli e Lucia De Robertis e puntano a integrare la proposta di legge 293 in materia di misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria.

Con il primo emendamento si chiarisce definitivamente che le centrali operative territoriali sono riorganizzate, all’interno di ciascuna Area vasta, attraverso il superamento degli attuali bacini di livello aziendale.

Con il secondo emendamento, infine, si dichiara che entro l’anno 2014, si procede al superamento del sistema di emergenza urgenza territoriale organizzato sulle attuali centrali operative 118 di livello aziendale, con un sistema organizzato su sei centrali operative 118 individuando, all’interno di ciascuna Area vasta, due Centrali aventi bacini di utenza omogenei per popolazione e per estensione territoriale ed entro 3 anni dalla effettiva attivazione delle 6 centrali operative 118 si procede alla ulteriore riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza.

I due emendamenti sono supportati da una breve relazione dei tre consiglieri, dove si ricostruiscono le ultime fasi della vicenda, in particolare l’esito del lavoro della commissione tecnica che ha ribadito che il numero ideale per servire il territorio toscano è di 3 centrali operative del 118, così come esplicitato nel piano sanitario regionale vigente ed ha altresì previsto che a queste debbano affiancarsi altre 3 centrali operative, dedicate al trasporto sanitario ordinario come risultato delle migliori evidenze internazionali più attuali in tema di gestione e qualificazione del servizio di emergenza-urgenza.