Cronaca

​Lesioni al midollo spinale, per la cura arrivano i robot

L’azienda ospedaliera e l’istituto di biorobotica lavorano a un progetto che migliori la vita dei mielolesi

Giulia Stampacchia e Stefano Mazzoleni

Ricerca robotica e pratica clinica insieme, per migliorare la qualità della vita delle persone con lesioni midollari. Questa la finalità del progetto triennale finanziato dal Ministero della salute e messo in piedi dall’azienda ospedaliero universitaria pisana e dall’istituto di biorobotica del Sant’Anna.

A fronte di 1583 progetti sottoposti all’esame ne sono stati ammessi al finanziamento statale soltanto 137, quello del Centro Mielolesi e del Sant’Anna è rientrato fra questi. Le risorse consentiranno di investire in persone e strumenti per la riabilitazione delle persone con lesioni midollari. In particolare, uno dei traguardi da raggiungere è poter disporre a Pisa e per la prima volta in Toscana di un sistema robotico esoscheletrico (quindi indossabile) per agevolare la ripresa del cammino dei mielolesi.

Coordinatori del progetto sono la direttrice della sezione mielolesi Giulia Stampacchia e l’ingegnere ricercatore dell’istituto di biorobotica Stefano Mazzoleni che insieme si sono concentrati sui meccanismi con cui la riabilitazione robotica e la functional electrical stimulation intervengono nel recupero del cammino dei mielolesi.

Il progetto di ricerca si propone di analizzare l’impatto della Fes e dei sistemi robotici non soltanto sul miglioramento funzionale delle persone con paraplegia, ma anche sulla loro percezione soggettiva di benessere. Al progetto di ricerca parteciperà anche l’unità spinale di Careggi che da anni collabora con la struttura pisana.