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L'esultanza costa cara, Galli lunga squalifica

Aveva insultato i tifosi della squadra avversaria dopo il gol del paria L'Aquila. Quattro giornate la sanzione. Domenica col Gubbio tornano in tre

E' costata cara l'esultanza di Iacopo Galli sotto la tribuna dei tifosi aquilani. Quattro giornate di squalifica, un mese fermo a cominciare da dopodomani col Gubbio e comprendendo anche il 'partitone' al Mannucci contro la capolista Ascoli. Il reato (sportivo) di Galli è di 'esultanza provocatoria', che comporta la stangata inflittagli dal giudice sportivo della Lega Pro dopo la partita di mercoledì scorso, recupero per la gara di gennaio non giocata per neve, all'Aquila. 

Partita nella quale Galli era stato fra i migliori e aveva segnato un grande gol da fuori area, il gol pareggio, dopo il quale era corso sotto la tribuna 'avversaria', dalle quale gli era in precedenza piovuta una serie di non belle parole, per alzare le braccia e gridare il suo 'chiamatemi m... anche ora'. L'arbitro non aveva sentito niente, il guardalinee aveva invece visto e sentito tutto, dunque ecco il cartellino rosso e poi la stangata. Galli è bravo quanto vivace, diciamo così, e ora si può sperare soltanto nella riduzione di una giornata di squalifica se sarà accolto il ricorso preannunciato dalla società granata. 

Per il Gubbio, in arrivo domenica, il Pontedera perde dunque Galli ma recupera gli squalificati Madrigali e Luperini e, forse, l'infortunato capitan Vettori.

Mario Mannucci

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