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Libertazzi, ex Juve, è il nuovo bomber granata

Tra pochi giorni l'attaccante classe 1992 inizierà ad allenarsi con Caponi e compagni. Una carriera giovanile brillante, adesso cerca il riscatto

Libertazzi con la maglia della Juventus

Ecco il centravanti possente che mancava. Come già vociferato negli scorsi giorni, è Alberto Libertazzi il nuovo acquisto del Pontedera. L'attaccante, una volta ricevuto il nullaosta da parte del Novara, potrà già allenarsi con Caponi&co prima del 5 gennaio, data di apertura della sessione invernale del calciomercato. L’attaccante classe 1992 è un prodotto del vivaio della Juventus, con cui ha percorso tutta la trafila e vinto tre tornei di Viareggio (2009, 2010 e 2012). Per lui, con la maglia bianconera, pure la soddisfazione di un doppio esordio con la prima squadra: in Europa league il 1 dicembre 2010 sul campo del Lech Poznan in Polonia e in serie A il 30 gennaio 2011 a Torino contro l’Udinese. A livello giovanile, parallelamente alla carriera nella squadra di club, anche 39 presenze e 9 gol nelle varie nazionali under 16,17,18 e 19 e la partecipazione nel 2009 a un Europeo e un Mondiale con l’Under 17. Poi, nel 2012, l’approdo a Novara in Serie B che chiude la sua lunga parentesi juventina: ma l’esperienza in azzurro è sfortunata in quanto pesantemente condizionata da un grave infortunio muscolare (due presenze e un gol al termine della stagione). Nel passato più recente, le 13 presenze e 2 gol in Lega Pro Prima Divisione tra Pro Vercelli e L’Aquila dello scorso campionato, mentre quest’estate il ritorno a Novara dove però non ha ancora trovato spazio. Dotato di un fisico possente e capacità di tenere la palla alta, il giovane bomber piemontese è la prima punta vera che mancava a mister Indiani. Punti di forza di Libertazzi sono il colpo di testa e l’ottimo feeling col gol (negli anni in bianconero era paragonato a Trezeguet). I problemi fisici hanno rallentato una carriera in ascesa con la voglia di rinascita ogni volta rimandata. Che a Pontedera sia la volta buona? In riva d'Era incrocino le dita.

(g.c)