Attualità

Macelloni replica sulle questioni dell'Unione

Replica del sindaco a Mario Mannucci. " Riformulare nuove ipotesi è un punto fermo dal quale ripartire continuamente per la crescita della Valdera"

Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli

Caro Mario, 

ho letto con grande attenzione il tuo commento pubblicato su Quinew Valdera sulle questioni che sono al centro del dibattito riguardo l'unione della Valdera.
Tu sei sicuramente un testimone importantissimo della storia degli ultimi decenni di questa Valdera sia come giornalista e amante di questo territorio.


Dal tuo punto di vista mi poni una questione sicuramente degna di rilievo: visto che oggi sei tra quei sindaci che vogliono uscire da questa unione perché nel 2008 tu non hai fermato il processo di ampliamento dell'unione che dai sei comuni storici del Parco Alta Val d'era in un colpo solo arrivo a 15 comuni, tenendo fuori il Comune di Peccioli?
Per prima cosa, come hai detto, nel 2008 io non ero sindaco e quindi non avrei potuto fare scelte che competevano ad altri; il sindaco lo fa chi è in carica e questo è un onere e un privilegio che non può essere demandato, né a Peccioli né a Capannoli ne altrove. (Un Vecchio proverbio recita: soldi e corna chi ce li ha sono suoi.)


Devo dire comunque che io all'epoca ero favorevole all'allargamento dell'Unione e moralmente mi assumo la responsabilità della condivisione della scelta.
Per seconda cosa è necessario puntualizzare che le situazioni cambiano continuamente e che la realtà ci propone in continuo delle contraddizioni e chi amministra deve farci continuamente i conti; ci sono situazioni in cui cambiare idea è un atto di debolezza e inconsistenza, in tanti altri casi atti di flessibilità duttilità e intelligenza. A fare la differenza sono i ragionamenti e gli argomenti che sottendono ad una posizione.
Per quanto riguarda l'Unione di oggi si possono fare in breve due constatazioni:
la prima è sicuramente il cambio del quadro istituzionale e legislativo che dal 2008 ad oggi a prodotto cambiamenti importanti così come ha molto bene rilevato il consigliere regionale Antonio Mazzeo.La seconda è che anche un progetto che sul piano teorico risulta importante e di grande respiro, come quello pensato da Marconcini , va saputo realizzare e applicare, è un dato di fatto che l'attuale unione non ha saputo rispondere alle attese di chi l'aveva pensata nel 2008. 


Prendere atto di ciò e riformulare nuove ipotesi avendo sempre in mente la bussola della crescita culturale politica amministrativa della nostra Valdera è un punto fermo dal quale ripartire continuamente. Quando avremo chiuso questo passaggio burocratico indispensabile e ci troveremo con una architettura istituzionale diversa e rinnovata, composta da due o più unioni o quant'altro si possa immaginare, io per quanto mi riguarda ricomincerò a tessere infaticabilmente la trama di un rapporto strategico fatto per amore e contraddistinto da rinnovato vigore