Attualità

Medicina, nuove applicazioni dalla supergravità

Pubblicati su prestigiosa rivista scientifica i risultati degli esperimenti condotti in Olanda da ricercatori del Sant'Anna e dell'Iit di Pontedera

Dalla supergravità arrivano indicazioni per nuove applicazioni di medicina rigenerativa per il sistema scheletrico e per testare farmaci, ancora più efficaci, per la stimolazione di

cellule staminali. Con queste incoraggianti premesse sono stati pubblicati sull’International Journal of Nanomedicine i risultati degli esperimenti condotti dal gruppo di allievi perfezionandi in biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e di dottorandi del Center for Micro Bio-Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia con sede a Pontedera, nell’ambito della campagna Spin Your Thesis! promossa dall’Agenzia Spaziale Europea.

Il gruppo italiano è stato uno dei pochissimi scelti, dopo una lunga selezione, dall’agenzia per condurre esperimenti in regime di gravità alterata al Large Diameter Centrifuge dello European Space Research and Technology Centre in Olanda, dove è presente una strumentazione in grado di ricreare condizioni di ipergravità, fino a 20 volte rispetto a quella terrestre.

Il gruppo italiano era formato da Attilio Marino e Antonella Rocca del Sant’Anna, sotto la supervisione del team leader dell’Istituto Italiano di Tecnologia Gianni Ciofani che ha spiegato che “i risultati ottenuti hanno permesso di dimostrare come l'ipergravità possa fornire un’importante stimolo per guidare il comportamento cellulare, strada ancora decisamente inesplorata e con notevoli potenzialità in biomedicina, per applicazioni che spaziano dalla medicina rigenerativa allo screening di nuovi farmaci”.