L'abbattimento dello stadio di San Siro, deciso dal Consiglio comunale di Milano con una seduta fiume terminata nel cuore della notte di oggi, martedì 30 Settembre, non priverà soltanto la città lombarda di un vero e proprio monumento calcistico.
Perché proprio in quello stadio si è creato parte del mito legato a Sandro Mazzinghi, lo sportivo pontederese più conosciuto e amato. Che, nel ring allestito in mezzo al campo, ha combattuto due dei suoi incontri più epici. Il primo, il 18 Giugno 1965, contro l'eterno amico-nemico Nino Benvenuti, con in palio il titolo mondiale dei pesi superwelter e all'apice di una rivalità sentita da tutta Italia. Quindi, il 26 Maggio 1968, lo straordinario match contro Kim Soo-Ki, vinto ai punti dal pontederese, che riconquistò così il titolo.
"Mi domando se era proprio il caso o potevano scegliere una nuova area per il nuovo stadio e tenere San Siro come simbolo di Milano - ha commentato David Mazzinghi, uno dei due figli di Sandro - perché la storia non va mai demolita".
"San Siro fu il tempio dove nostro padre dimostrò cosa vuol dire essere un guerriero - ha concluso - ora con la sua demolizione non perdiamo solo uno stadio, perdiamo una culla di memoria e un altare di epiche battaglie".