Attualità

I sindaci: "Poste arrogante" e "irresponsabile"

Millozzi e Taglioli denunciano il comportamento dell'azienda, irrispettoso nei confronti dei cittadini. La battaglia va avanti

Foto di Mirko Melai

Ha provato, insieme all'Amministrazione, in tutti i modi a scongiurare la chiusura (temporanea o definitiva?) dell'ufficio postale di Treggiaia ma questa mattina la saracinesca dello sportello è rimasta chiusa, come chiusa è rimasta ieri, martedì 8 ottobre quella di San Giovanni alla Vena, nel Comune di Vicopisano.

Simone Millozzi, sindaco di Pontedera tuona da Milano (dove è in visita all'Expo), denunciando la scarsa sensibilità dell'azienda:Poste ha scelto la strada della prepotenza e dell'arroganza – ha detto - non tenendo conto della decisione della magistratura e nemmeno del doveroso dialogo con un'altra istituzione pubblica qual è il Comune. La scelta di Poste è stata invece burocratica: ha voluto cioè lasciare chiusi quegli uffici non direttamente oggetto della sospensiva del Tar. Ma il nostro ufficio di Treggiaia non è stato menzionato nel ricorso del Tar solo perché la procedura è ancora in corso. La sentenza del Tar però dice una cosa chiarissima che vale per tutti gli uffici postali: se si vanno a toccare i servizi al cittadino occorre concordare i tempi e i modi con i territori interessati. Poste quindi ha fatto una scelta diversa dimostrando poca attenzione e dialogo con cittadini e istituzioni locali. Poste deve scegliere di sedersi ad un tavolo con i comuni (e con l'Anci) e contemperare le esigenze di razionalizzazione con quelle di qualità della vita dei cittadini. Come è stato fatto altrove era possibile sospendere la chiusura e continuare ad erogare un servizio che è importante per la cittadinanza e per gli anziani: chi risarcirà i danni patiti dai nostri cittadini stamani? Io credo che Poste sarà costretta a ripensare questa decisione anche perché da parte nostra continueremo in tutte le sedi la nostra lotta”.

A pochi chilometri di distanza gli fa eco il sindaco di Vicopisano Juri Taglioli che sta assistendo, nel suo territorio, alla chiusura di ben due uffici: San Giovanni alla Vena e Uliveto Terme: Nonostante le manifestazioni a Firenze e i presidi nel nostro territorio, le varie iniziative portate avanti con la Regione, Anci e Uncem Toscana e i ricorsi presentati al Tar, Poste è andata avanti con la sua decisione irresponsabile di chiudere gli uffici postali di San Giovanni alla Vena e di Uliveto Terme, lasciando di fatto senza servizi i cittadini, in particolare quelli anziani e con difficoltà a spostarsi. Il Tar ha esaminato i ricorsi dei vari Comuni a scaglioni, siamo quindi in attesa che venga esaminato il nostro e restiamo in costante contatto con il nostro avvocato. Confidiamo in una sospensiva del provvedimento di Poste, come successo per altri Comuni, e di conseguenza in una riapertura degli Uffici senza ulteriori prove di forza da parte di Poste che sta continuando ad andare avanti per la sua strada, dimostrandosi noncurante delle esigenze dei cittadini e di due comunità, sorda a ogni richiesta di dialogo e impermeabile a ogni pressione che stiamo facendo da ogni direzione. Nonostante questo non abbiamo certo la minima intenzione di smettere con la nostra battaglia, vogliamo riuscire a ridare ai cittadini i servizi che sono stati loro ingiustamente sottratti. Non li lasceremo comunque soli, in nessun caso”.