Politica

Millozzi difende l'Unione dopo la decisione di Peccioli

Il presidente dei 14 Comuni sostiene l'utilità l'ente sovracomunale: "Non servono altre unioni, realtà diverse possono coesistere"

Simone Millozzi, il sindaco di Pontedera e presidente dell'Unione Valdera

“Fra Unione e Alta Valdera serve coesione, non contrapposizione”. Questa è replica del presidente dell'Unione, Simone Millozzi al consiglio comunale di Peccioli, che ha deciso sabato scorso di riportare alcune funzioni che aveva messo a comune nell'Unione sotto la gestione diretta del municipio. Millozzi, il sindaco di Pontedera e presidente dell'Unione nella sua riflessione difende a spada tratta l'ente sovracomunale che raccoglie 14 municipi, dopo la riflessione politica che si è riaccesa in questi giorni sulle colline dell’Alta Valdera e in particolare a Peccioli, dove il consiglio comunale ha ripreso in mano la discussione sul futuro assetto del municipio.

Secondo Millozzi, che si riserva di approfondire la questione con i sindaci diretti interessati, l’avvio di un dibattito è ormai necessario dato che entro il 2014 i Comuni sotto i cinquemila abitanti dovranno adempiere all’obbligo di legge per l’accorpamento di molte funzioni e cambieranno radicalmente pelle. “E’ giusto riflettere e fare delle scelte – ha detto il sindaco di Pontedera – perché è inevitabile un cambiamento della geografia istituzionale del territorio. Ed è normale – ha aggiunto Millozzi – che in Alta Valdera si guardi all’esperienza già avviata del Consorzio dei sei piccoli comuni, che se ne ricerchi l’autonomia ma senza per forza contrapporsi alla realtà dell’Unione”.

Per il presidente infatti, l’entità Valdera può e deve rimanere, soprattutto in un’ottica che muove verso l’abolizione delle province, mantenendo dentro di sé le macro funzioni che fin dalla sua fondazione hanno legato i 14 Comuni. “I municipi dell’Alta Valdera – ha dichiarato Millozzi – devono vagliare tutte le strade per garantire ai loro cittadini il miglior quadro politico futuro, ma non servirebbe a nulla una seconda Unione, meglio allora l’ipotesi fusione”. Per il presidente Millozzi quindi, solo se le parti in causa si muoveranno su questi binari, senza attacchi né opposizioni all’Unione, sarà possibile un confronto costruttivo.