Il cambiamento climatico ha concluso gli Ecodays come tema centrale dell'evento che ha avuto come protagonista Stefano Mancuso, docente dell’Università di Firenze e fondatore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale, che ha ricevuto anche il Pegaso della cultura dal presidente della Toscana Eugenio Giani.
Un fenomeno spesso immaginato come lontano, geograficamente e temporalmente. L'attenzione, spesso e volentieri, è infatti rivolta ai secoli a venire per le enormi metropoli del mondo, come Londra o Mumbai, Città del Messico o Lagos.
Eppure, Fitzlab, una piattaforma web che fa uso di una particolare tecnica statistica elaborata da due studiosi in un articolo del 2017 pubblicato su Global Change Biology, ha disegnato una mappa climatica per migliaia di città.
Tra queste, c'è anche Pontedera. Secondo le previsioni statistiche, se nel pianeta dovessimo continuare con gli stessi, elevati livelli di emissioni, nel 2080 le estati pontederesi saranno in media più calde di 6,3°, mentre gli inverni saranno più caldi di 4°. Una situazione climatica che avvicinerà la città della Vespa a Banaj, località albanese che dista oltre 800 chilometri e si trova all'incirca all'altezza di Brindisi.
Nel caso in cui le emissioni dovessero ridursi, invece, le estati del 2080 faranno segnare in media 2° in più, mentre gli inverni si attesteranno a 1,3° in più.