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Nelle scuole italiane l'aria non è buona

Secondo una ricerca dell'Unione europea l'8 per cento dei bambini della penisola ha avuto asma in classe. Esaminati due istituti pisani

Asma, allergie nasali, eczema. In una ricerca sulle scuole italiane (di cui due di Pisa, due siciliane e due lombarde) fatta dell'Unione Europea, emerge che su un campione di oltre cinquemila bambini (23 paesi europei, 114 scuole) l'8 per cento dei bambini italiani durante le lezioni ha sofferto d'asma, il 9 per cento di allergie nasali e il 17 per cento di eczema.

Il problema è la qualità dell'aria, in cui sono presenti micropolveri sottili a radon, benzene e formaldeide. Il tutto in aule molto spesso troppo affollate: “Da noi il problema principale è quello della ventilazione – spiega all'Ansa Piersante Sestini dell'università di Siena - abbiamo privilegiato il risparmio energetico creando degli ambienti stagni”. In questi luoghi chiusi gli inquinanti si accumulano, che sia il benzene che arriva dalla strada o la semplice anidride carbonica, la polvere o il gesso. “La scuola – riprende Sestini - è uno degli ambienti a maggiore densità di persone. Il punto non è che la scuola provochi l'asma, quanto il fatto che debba essere attrezzata a ricevere un bimbo asmatico, e le scuole italiane non lo sono”.