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"Non vogliamo sigillare le finestre col nastro"

Il Comitato Unitario per la chiusura della discarica Grillaia teme il progetto presentato da Nuova Servizi Ambiente: 270mila metri cubi di rifiuti

Foto da internet

“Non vogliamo tornare al passato, quando le persone sigillavano le finestre con nastro adesivo per evitare il cattivo odore”.

Il Comitato Unitario Grillaia Rifiuti Zero teme il nuovo progetto di smaltimento rifiuti che la Nuova Servizi Ambiente, società che gestisce la discarica Grillaia, ha presentato all'ente Provincia: “Dopo aver esaurito le volumetrie autorizzate di un milione e mezzo di metri cubi e dopo aver lasciato andare ancora una volta la discarica all'abbandono, ignorando le prescrizioni impartite dalle istituzioni, la Nuova Servizi Ambiente torna all'attacco. Con la presentazione di un progetto approvato dalla provincia, si prevede l'apporto di altri 270 mila metri cubi di rifiuti, non realmente necessari per l'attuazione pratica della messa in sicurezza del sito”.

Il Comitato Unitario, che ha raccolto oltre mille firme per la chiusura definitiva della Grillaia, aggiunge: “Il confluire di una nuova ingente quantità di immondizia verrebbe giustificato come finanziamento per i costi dell'intervento: ma dove sono finiti tutti i soldi intascati dalla società privata dal 1992 al 1998? Ad oggi la Nuova Servizi Ambiente è in grado di dare il via al suo progetto, perciò si rende strettamente necessaria la mobilitazione di tutti, consapevole che tutti siamo coinvolti. La discarica non è infatti un tema politico lontano dalla nostra vita quotidiana al quale possiamo restare indifferenti, bensì una questione personale che incide sulla nostra salute, sul nostro turismo e sui prodotti che tanto vantiamo e che tanto ci distinguono”.

Il timore del Comitato Unitario è un ritorno al passato: “Chiediamo la chiusura definitiva e la messa in sicurezza della discarica La Grillaia senza ulteriori conferimenti di rifiuti. Quello che vogliamo evitare a tutti i costi è il ritorno al passato, quando le persone sigillavano le finestre con nastro adesivo per evitare il cattivo odore e le nostre strade erano invase da camion colmi di immondizia di genere vario e ignoto, provenienti da tutta Italia. Anche considerando l'attuale presenza delle numerose discariche nella nostra Regione, non riteniamo necessaria la riapertura di una discarica già colma con un progetto che potrebbe non finire mai”.