Attualità

Nuova vita per i centri storici

Approvato nell'ultimo Consiglio comunale il Regolamento che permetterà di modernizzare i vecchi edifici. Pannelli solari e ampliamenti di volume

A Peccioli il futuro riparte dal passato. E dai centri storici. “Da oggi – scrivono dal municipio pecciolese - è operativo il piano di recupero dei Centri storici, approvato nell’ultimo Consiglio Comunale”.

Con l'approvazione del nuovo Regolamento dei centri storici l’Amministrazione Comunale ha deciso diverse possibilità di intervento per dotare gli alloggi di quegli spazi in grado di aumentare la qualità della vita e invogliare la residenza dell’ambiente costruito, prevedendo:

“Tentiamo in questo modo di scongiurare il rischio di rimanere ingessati in una visione strettamente vincolistica senza considerare che le necessità della società richiedono oggi interventi che se non interpretati correttamente potrebbero portare all’abbandono dovuto ad un insieme di imposizioni meramente vincolistiche e anacronistiche”.

Il percorso - “Premesso che l’Amministrazione comunale sin dal suo insediamento ha avuto tra gli obiettivi fondamentali la revisione degli strumenti urbanistici attraverso una riorganizzazione complessiva che avesse la finalità di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente e presidiare il territorio. E’ stato quindi intrapreso un percorso significativo che porterà all’adozione del nuovo Piano Strutturale sul quale stiamo già lavorando per la definitiva approvazione entro l’anno. Il Regolamento Edilizio è stato approvato a novembre scorso e da tale data è già operativo. Aggiornato rispetto a tutte le attuali disposizioni regolamentari contiene gli indirizzi per concordare con la Usl possibilità di recupero molto articolate anche attraverso specifiche deroghe. Il Regolamento Urbanistico, in corso di approvazione, è arrivato alla conclusione del suo iter e conterrà tutte le possibilità per intervenire sul patrimonio rurale offrendo agli operatori maggiore facilità di attuazione nel rispetto dell’architettura esistente e favorire il presidio del territorio aperto”.