Lavoro

Obbligo dei pagamenti con il Pos, la protesta di Confesercenti

L’associazione di categoria critica il decreto che impone di accettare bancomat anche per importi superiori ai 30 euro

“Occorre correggere il provvedimento in modo che tenga conto dei gravi oneri che ogni attività, anche piccola, dovrà sostenere: dall’attivazione Pos alle commissioni su ogni transazione, e della specificità di alcune imprese”. Questa l’opinione del direttore Confesercenti Pisa Marco Sbrana in merito al decreto che a fine marzo obbligherà i commercianti ad accettare le carte di debito anche per i pagamenti di importo superiore a 30 euro, sia per le transazioni con le imprese per l’acquisto di prodotti o la prestazione di servizi sia per i professionisti.

Con quest’obbligo quindi, pressoché tutte le attività dovranno dotarsi di un Pos. Fino al 30 giugno avranno tempo le imprese e i professionisti che nel 2013 hanno avuto un fatturato superiore a 200mila euro, ma dopo l’obbligo sarà esteso a tutti.

La norma, che per il momento si riferisce solo ai bancomat e non alle carte di credito, non piace alle associazioni del commercio, soprattutto per i costi di gestione che ricadranno sulle piccole attività. “Gli esercizi caratterizzati da pagamenti di piccola entità o con margini strettissimi – ha spiegato Sbrana – vedranno infatti il proprio margine dimezzarsi o azzerarsi. E’ il caso dei servizi di pagamento di bollette e canoni offerto dai tabaccai, ad esempio, che diventerebbero per l’imprenditore una spesa, e non un guadagno: dovrebbero infatti pagare per accettare bancomat o carte più della loro commissione per l’operazione”.