Officine Ristori tra presente e futuro

Buone notizie per i dipendenti, arriva l'ok per il contratto di solidarietà ma l'obiettivo per sopravvivere è diversificare le commesse

I dipendenti Ristori durante un presidio

Contratto di solidarietà, concordato col tribunale di Pisa e diversificazione delle commesse. Dopo le settimane di presidio a difesa del posto di lavoro da parte dei dipendenti sono questi i tre punti fondamentali attraverso cui ruota presente e futuro delle Officine Ristori dopo il positivo incontro avuto in questi giorni dai rappresentanti sindacali Cgil, Uil e dagli esponenti della Regione con i responsabili del Ministero del lavoro.

Concordato – Il tribunale di Pisa ha dato l'assenso per il concordato in continuità, è stato nominato un commissario che preparerà un piano per gestire la situazione debitoria. L'accordo tra Piaggio e Ristori dura però solo 24 mesi, con una notevole riduzione dei volumi e del fatturato. Ecco che in questo scenario ci sarebbe il rischio della mobilità, scongiurato almeno temporaneamente dal contratto di solidarietà.

Contratto di solidarietà – L'opportunità di attuare il contratto di solidarietà offre la possibilità ai dipendenti di continuare a lavorare, seppure a rotazione. Altro spiraglio per gli oltre cento dipendenti della Ristori è rappresentato dal fatto che chi è vicino alla pensione potrà attuare la mobilità volontaria. Ma senza una diversificazione delle commesse i tagli temuti e forse scongiurati sarebbero solo rimandati.

Commesse – Diversificare il lavoro diventa quindi l'unica scialuppa di salvataggio per le Officine Ristori, cercare nuove opportunità di produzione diverse dalle commesse Piaggio è la missione dei prossimi mesi e anni.

Stipendi – In attesa di ricevere il salario di settembre e il premio ferie, rimasti ancora bloccati e che sono stati inseriti nel piano di concordato i dipendenti della ditta di Montecalvoli sperano nel positivo esito dell'incontro di domani giovedì 20 novembre tra i sindacati Cgil e Uil, i responsabili delle Officine Ristori e il commissario nominato dal tribunale di Pisa per incassare in anticipo la mensilità di novembre.