Cronaca

​Oggi l'ordinanza, poi la denuncia e alla fine l'aiuto della Carrozza

Il sindaco: "Sulla scuola di Crespina, stiamo mettendo insieme la documentazione". La Carrozza alle nostre testate: "Aiuterò il primo cittadino"

Oggi il sindaco di Crespina Lorenzana, Thomas D'Addona dovrebbe firmare l'ordinanza. "Tanto - dice - non c'è fretta: la scuola in questo periodo è chiusa". Poi la denuncia ai carabinieri, quando i tecnici avranno finito di mettere insieme tutta la documentazione sui lavori della scuola media Cozzi di Crespina, definita inagibile da una perizia consegnata a fine giugno e commissionata nel 2013. Ma la comunità di Crespina  Lorenzana non è sola in questa circostanza. La prima dichiarazione importante di sostegno arriva dal parlamentare Pd Maria Chiara Carrozza che dice proprio alla redazione di www.quinewspisa.it: "Conosco la situazione di Crespina, mi ha chiamato il sindaco e lo aiuterò anche se non sono più al ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca".  

"Il perito - spiega il sindaco - ha rilevato la necessità di improrogabili misure di consolidamento per renderla idonea a ospitare una scuola. Un intervento necessario sin dal giorno dell'inaugurazione, quel giorno di 45 anni fa".

Secondo la perizia, infatti, il cemento armato non può essersi usurato, ma il materiale scadente è stato utilizzato fin dalla costruzione. Da una ditta di Forcoli che non c'è più da anni, ma che potrebbe aver costruito altre scuole. "Le uniche informazioni che ho chiesto - continua il sindaco - sono sulla ditta. Siccome sono passati diversi anni, ma non tantissimi, suppongo che il responsabile del cantiere o l'ingegnere o qualcuno possa essere ancora in vita. Ma questo lo accerteranno i carabinieri e accerteranno anche se il collaudo, allora, fu falsificato. Per noi, ora, l'urgenza è trovare una soluzione per metà settembre".

Quando i circa 130 bambini che frequentano la scuola dovranno sedersi di nuovo tra i banchi. Di un prefabbricato da noleggiare, forse, o di un capannone. "Stiamo valutando diverse soluzioni, anche insieme al dirigente scolastico e ai genitori, ma servono tempo e soldi. Pochi meno di quanti ne servirebbero per il consolidamento della scuola, ma in quel caso, di tempo, ne servirebbe di più". E comunque la soluzione sarebbe solo transitoria.

La perizia era stata commissionata per un adempimento di legge, anche se sarebbe stata utilizzata come base per un ampliamento. "Nessuno poteva immaginare quella situazione. Non è vero che la scuola aveva segni esterni di cedimento, tanto che la perizia si basa su difetti di compressibilità rilevati dai carotaggi". Come a dire che solo un'analisi precisa e approfondita poteva portare quel risultato.