Cronaca

Oleodotto a Gello, il furto andava avanti da tempo

I ladri, stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, avevano messo a punto un sistema per prelevare carburante nei momenti di bassa pressione

La conclusione alla quale sono arrivati gli inquirenti (i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco) che indagano dall’altra sera sull’episodio dello sversamento di gasolio, è abbastanza chiara. I prelievi di carburante dall’oleodotto dell'Eni, che da Livorno porta a Calenzano, passando dalla Valdera, andavano avanti da tempo e nessuno se n’era accorto.

Ma l’altra sera, nei pressi di Gello, in viale America, qualcosa deve essere andato storto. E dalla falla è fuoriuscito il carburante che si è riversato nei campi, di qui nello Scolmatore, di qui in mare: e a quanto pare in grandi quantità. E non ci è voluto molto a capire che si trattava di un furto.

I ladri avevano finora previsto tutto. Prelevavano il gasolio nel momento in cui l’oleodotto si trovava in regime di bassa pressione. Poi chiudevano il foro, fino all'intervento successivo.

È finita però che giovedì sera qualcosa non deve aver funzionato nella tecnica messa in atto e migliaia di litri di sono fuoriuscite e finite dapprima nei campi e poi giù giù fino al mare.

Sono in corso ulteriori indagini per stabilire l’entità del danno e scoprire i colpevoli del ripetuto furto di gasolio.