Spettacoli

​Il castello di Alica diventa artistico

L'antico maniero dalla lunga e gloriosa storia e che domina il borgo ospiterà per questo fine settimana rassegne d'arte e musica

Il castello di Alica (foto di Piero Frassi)

Già borgo etrusco con inequivocabili reperti e tracce, un sentiero lastricato, tombe e altro, Alica diventò castello in epoca longobarda in chiave anti bizantina. Castello che ha poi cambiato diversi padroni, dai Gambacorti pisani ai Riccardi fiorentini, diventando poi un convento con armigeri di guardia, quindi villa padronale e ultimamente castello-residenziale con tanto di piscina. E curioso fu il fatto che la maggioranza degli alichesi si schierò con i granduchi di Toscana e contro l'unità italiana.

Ma domani pomeriggio e tutta domenica prossima il castello di Alica, ora di proprietà bolognese, diventerà anche artistico con rassegne di vario tipo e musica. L'inaugurazione dell'evento è prevista per le 16 di domani mentre domenica si potrà accedere dalle 8 del mattino. 

Il toponimo, nome di Alica deriverebbe già in epoca romana dalle coltivazioni di grano, farro e spelta che caratterizzavano la zona che dalla collina alta 85 metri sul livello del mare e dirimpettaia di Villa Saletta scende fino al Roglio, affluente dell'Era. Nel periodo più recente Alica, ora frazione di Palaia, è stata invece famosa per il ritrovamento sotto la chiesa parrocchiale dei resti di centinaia e centinaia di morti sui quali nacquero diverse teorie mentre quella più gettonata fu che erano i morti inumati proprio intorno alla chiesa perché ancora non c'era il cimitero.

A fine millennio Alica ha anche rischiato di franare e ancora vengono attuati interventi di sostenimento e idraulici _ 'colpa' anche delle escavazioni etrusche _ mentre la popolazione ridotta a 20 persone è recentemente cresciuta con ristrutturazioni, nuove case e il castello residenziale. E in questo fine settimana è consigliabile una visita ad Alica e al suo castello che assume anche un significato artistico.