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​“Perché qualcosa resti”

Il Giorno della Memoria viene ricordato in sala consiliare con una iniziativa che vede protagonista la testimone Miriam Cividalli Canarutto

Domenica 16 febbraio alle 16,30 nella sala del Consiglio comunale di Palaia è in programma l’incontro “Perché qualcosa resti”, dedicato al Giorno della memoria. 

"E' l’occasione - hanno detto dal Comune - per ascoltare una testimonianza diretta, quella di Miriam Cividalli Canarutto, la cui famiglia di origini ebraiche nel periodo bellico era proprietaria della fattoria di Colleoli. La signora Cividalli Canarutto rievocherà l’esperienza del periodo finale della guerra, quando, adolescente, riuscì a salvarsi da un probabile arresto e da un probabile miserando destino espatriando in Svizzera dopo varie peripezie". 

Autrice alcuni anni fa di un volumetto di memorie, “Perché qualcosa resti. Una famiglia di ebrei tra fascismo e dopoguerra” (editore Ets), Miriam Cividalli si salvò con alcuni familiari grazie all’aiuto del fattore di Colleoli, Giuseppe Dani, che la nascose nella propria casa a San Miniato Basso. 

All'evento sono presenti il sindaco, Marco Gherardini, e l’assessore alla Cultura, Marika Guerrini, Bruno Possenti, presidente Anpi provinciale, Laura Geloni, presidente Aned provinciale e Catia Sonetti, direttrice dell’Istituto storico della Resistenza di Livorno. 

Al termine sarà proiettata una video intervista di Elio Boddi, recentemente scomparso, tratta dal video “E così la guerra ci sistemò”. Coordina Roberto Boldrini dell’associazione “Olifante”.