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Presepe e Covid, sulla Natività una tempesta

Massimo Brini, che l'anno scorso portò il suo presepe in Vaticano da Papa Francesco, in questo 2020 propone, a Forcoli, un allestimento tutto nuovo

Presepe di Massimo Brini, il particolare della Croce

Immancabile anche quest'anno l'appuntamento con il presepe di Massimo Brini, artista forcolese dei presepi, che in occasione del Natale 2019 ottenne numerosi riconoscimenti ed espose una sua Natività anche in Vaticano, ricevendo gli apprezzamenti direttamente da Papa Francesco.

A Forcoli si ricorda di Massimo che, ancora bambino all'asilo, non vedeva l'ora tornasse Natale per fare il presepe. Passati 40 anni e più, la sua passione è diventata esperienza e arte, e per questo Natale 2020 segnato dal Covid non poteva non pensare a un presepe del tutto speciale.

"Un Presepe nuovo - dice in proposito Massimo Brini, che come al solito lo ha ideato, progettato e realizzato con meticolosa cura - con azioni e scene particolari: sì la Natività, ma avvolta in una tempesta. La stessa tempesta, paura e smarrimento, che tutti noi stiamo attraversando..."

Nel presepe una bella scenografia ma anche delle scene della croceffisione di Gesù a ricordare la situazione attuale. "La Croce, appunto, come un fardello che stiamo portando" sottolinea.

Chiude la scena una luce che inonda la Natività, la stella cometa appare nel cielo indicando la strada ai Re Magi. "Ho centrato l' obbiettivo!" dice soddisfatto Massimo Brini di fronte alla commozione espressa dai primi visitatori al presepe di Forcoli. Perché "normative permettendo - assicura - il presepe è visitabile".