Politica

"Spettatori mentre il patrimonio perde valore"

"Cambiare in Comune" critica l'operato della giunta Gherardini sulla questione dei Fondi rustici: "Scempio al valore storico, artistico e culturale"

Siamo ancora fermi a livello di "puri spettatori" di fronte allo scempio che si sta perpetrando e che sta portando ad una progressiva perdita di un enorme patrimonio storico-artistico e culturale che, oltre alla Villa, sta interessando anche tutti i casolari sparsi e con essi la preziosa memoria della civiltà contadina”.

L’opposizione palaiese Cambiare in Comune fa notare che sulla questione Fondi Rustici permangono ancora più ombre che luci dopo l’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale del 30 novembre.

Gli esponenti di Cambiare in Comune evidenziano: “Una sostanziale approssimazione nell’affrontare le serissime e sempre più preoccupanti problematiche dello stato di conservazione del patrimonio immobiliare”.

Secondo la minoranza c'è: “Mancanza di un chiaro disegno o strategia di intervento, da parte di Provincia e Comune, che possano condurre ad una auspicata e urgentissima risoluzione dei problemi, soprattutto per mettere almeno in sicurezza il complesso monumentale della Villa ormai in condizioni pressoché prossime al collasso strutturale”.

“La risposta data infatti da Gherardini, al di là di rendicontare alcuni interventi eseguiti recentemente, briciole rispetto a quello che necessiterebbe l’intero complesso, è stata quella di denunciare la mancanza di disponibilità finanziarie per procedere con altri lavori di messa in sicurezza e che tutto quello che la Fondi Rustici al momento è in grado di fare, anche per l’incolumità della popolazione, l’ha fatto: transennare le zone di pericolo e darne segnalazione con opportuna cartellonistica”.

Dubbi anche sull'iter avuto dal bando che si è svolto di giugno per la vendita dei due poderi Belvedere e Valle Olmino: “Non c’è una motivazione logica, che possa andare a sgomberare il campo da perplessità e dubbi, nella eccessiva e anomala rimodulazione dei valori a base d'asta dei due casolari a soli 10 giorni dalla scadenza del bando; e la mera giustificazione, fornita in Consiglio dal sindaco, di un errore tecnico di valutazione, commesso da parte degli Uffici Tecnici preposti in un primo momento (se errore tecnico si può definire ciò che ha portato ad un rialzo del 55 per cento della quotazione per Belvedere e del 35 per cento per Valle Olmino!) è abbastanza labile se non affiancato ad una mirata e più plausibile volontà politica. Così come non c'è chiarezza sulla trattativa portata avanti per un intero anno con la Società FondOagri”.

Ultima nota negativa i rinvii dell'incontro coi cittadini di Montefoscoli: “Promesso per il periodo settembre-ottobre (ormai trascorso), non c’è stata la volontà di fornire precise indicazioni temporali su quando questo potrà avvenire, in quanto al fatto chiaramente di non essere in grado di relazionare su nuove prospettive o strategie attualmente in esame, rispetto a quanto già detto nel precedente incontro, si unisce una seria difficoltà nel mantenere la promessa di portare al confronto autorità (o ex) in rappresentanza della Provincia”.