"Ogni giorno, a fari spenti, lavoriamo per risolvere la questione dei nomadi che era, e continua ad essere, prioritaria". Dopo il rogo di rifiuti avvenuto a Palazzo Rosa e gli attacchi delle opposizioni, il sindaco Gabriele Gasperini sbotta e rimanda indietro le accuse, rivendicando il proprio lavoro in ormai un anno di mandato.
Nella scorsa settimana, infatti, l'amministrazione ponsacchina ha incontrato il prefetto proprio sul caso di via Rospicciano. "Non solo per l’accelerata sugli occupanti, di cui abbiamo ridotto il numero da 114 a 36 unità - ha spiegato - ma anche per una maggiore presenza di forze dell’ordine nel centro storico. Ovviamente rimaniamo disponibili anche nei confronti di chi giustamente si lamenta, ma dobbiamo rilevare che da queste persone non è ancora arrivato uno straccio di proposta".
"Abbiamo già aumentato la presenza della Polizia Municipale, ma sappiamo benissimo che questo non è sufficiente - ha proseguito - da mesi chiediamo un presidio stabile nel centro, perché certi comportamenti non sono più tollerabili. Come amministrazione non abbiamo dato e non daremo neanche un centesimo alle famiglie nomadi che si trasferiscono in centro. Lo ripetiamo per l’ennesima volta: le risorse della Regione e dello Stato saranno solo per chi accetta destinazioni ben lontane da Ponsacco".
"Va detto che se ci sono nomadi che, con soldi propri, hanno acquistato ruderi in centro, ci sono anche ponsacchini che hanno deciso di vendere - ha concluso il primo cittadino - per queste situazioni abbiamo deciso di iniziare una serie di controlli atti a verificare la regolarità delle eventuali autorizzazioni rilasciate, in modo da contrastare in maniera efficace eventuali abusi edilizi".