Attualità

Quando l'intero paese si ribellò ai rastrellamenti

Durante la festa di San Giuseppe, nel 1944, 11 giovani pecciolesi furono arrestati dai repubblichini, ma furono difesi e salvati dalla comunità

La lapide in memoria del 19 Marzo 1944

L'amministrazione comunale, in occasione della Giornata della memoria. ricorda gli eventi del 19 Marzo 1944, quando ai rastrellamenti dei miliziani fascisti della Repubblica di Salò si oppose l'intera comunità pecciolese.

Il ricordo va infatti a quando, in occasione della festività di San Giuseppe, 11 giovani pecciolesi furono arrestati dai repubblichini, in quanto si erano rifiutati di aderire alla Repubblica di Salò. Per questo, le vie del paese cominciarono a riempirsi di folla, impedendo così ai fascisti di portar via i giovani concittadini, evitando loro, con tutta probabilità, la deportazione in campo di concentramento.

 "Ricordiamo questo episodio di coraggio della nostra comunità - hanno scritto dall'amministrazione - un gesto per ricordare tutte le vittime dell'Olocausto. Il 27 Gennaio del 1945, infatti, le truppe dell'Armata rossa entravano ad Auschwitz: la prima scoperta di quell’atrocità che gli stessi nazisti avevano pensato di poter nascondere al mondo. Un'atrocità che, invece, non dovrà mai essere dimenticata".