Cultura

Peccioli alla Biennale: i tecnici

A prestare sostegno tecnico-ingegneristico ai progetti presentati col Laboratorio Peccioli, ci sono Maurizio Fontanelli, Michele Mattolini e Yuri Bagnoli.

Bagnoil, Mattolini, Fontanelli

Ormai ci siamo, tra poco si aprirà la Biennale di Venezia per l’architettura. La Biennale da oltre un secolo, rappresenta un palcoscenico d’avanguardia per la promozione delle nuove tendenze artistiche e costituisce un appuntamento di confronto imperdibile per il mondo della cultura.

90 paesi, tra cui l’Italia, portano le loro eccellenze allestendo il proprio padiglione nell’alternanza annuale tra arte e architettura. Il Padiglione Italia con tutte le sue proposte più interessanti articolate per sezioni, ospita al suo interno anche un pezzo pulsante di Toscana: il Laboratorio Peccioli. Il Comune del borgo pisano è stato infatti reclutato dal curatore del Padiglione, l’architetto Alessandro Melis, per rappresentare le ‘comunità resilienti’ sparse nella nazione. Da mesi un gruppo eterogeneo di artisti e tecnici sta lavorando al progetto per presentare il meglio del proprio lavoro sviluppato a partire da una serie di tematiche raccolte nella ‘Carta di Peccioli’, una sorta di ‘costituzione’ dettante le linee guida alle aspiranti comunità virtuose. Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile sono concetti alla base della Carta e alcune aziende del territorio sono state coinvolte al fine di rendere concreta la realizzazione di interventi in questa direzione.

Maurizio Fontanelli, Ceo di Itek, azienda di San Miniato che si occupa di sistemi avanzati di sicurezza e automazione, ha attivamente partecipato al Laboratorio, realizzando le dirette streaming dalla discarica di Legoli, vicino a Peccioli, già sperimentate in loco e che verranno trasmesse dalla Biennale. I visitatori della mostra potranno vedere le immagini della discarica di Peccioli in diretta, integrate da altre immagini (riprese da Luca Leonardi), musiche e suoni atti a trasformare anche l’ultimo dei luoghi d’arte, in un’opera viva e pulsante. A dimostrazione della precisa corrispondenza tra quello che viene mostrato e quello che esiste davvero.

Per la parte sonora, fondamentale il contributo ad alto impatto innovativo tecnologico di Michele Mattolini, Ceo di Singular Surround. L’azienda che si occupa di sistemi audio, ha brevettato il microfono binaurale, basato su tecnologia 6D in grado di registrare audio ambientali ad altissima qualità. “Questa tecnologia” ha dichiarato Mattolini “garantisce un ascolto paragonabile a quello dell’apparato uditivo umano quindi totalmente immersivo”. I suoni registrati dallo speciale microfono, sono stati usati per gli audio-racconti scritti per l’occasione da Michele Santeramo che accompagneranno la visita degli ospiti della mostra a Venezia.

Ad occuparsi dell’illuminazione, Domus Impianti, il cui Ceo, Yuri Bagnoli, ha prestato la sua attiva e preziosa consulenza per la realizzazione dei vari progetti. A Venezia Bagnoli porterà assistenza per le trasmissioni audio e video e per l’impiego delle sofisticate tecnologie adottate. Una sinergia di intenti e di talenti che opera attraverso un’azione congiunta e corresponsabile verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati all’inizio di questo necessario percorso verso il cambiamento.