Il Comune di Peccioli si riappropria di alcune funzioni
condivise con i quattordici municipi e l’Unione Valdera comincia a scricchiolare.
Con la seduta di questa mattina, sabato 28 dicembre, in vista dell’applicazione
della legge che obbliga i comuni sotto i cinquemila abitanti ad accorpare
cinque funzioni fondamentali, il consiglio pecciolese ha approvato alcune
modifiche allo statuto dell’Unione e il ritrasferimento al municipio di mansioni,
come la gestione degli asili nido, la pianificazione urbanistico ambientale, la
mappa catastale delle aree percorse dal fuoco.
Una mossa, fatta assieme agli
altri campanili dell’Alta Valdera, che rimette sul tavolo la questione della
funzionalità dell’Unione e riaccende la riflessione interrotta con il
fallimento dei progetti di fusione a ottobre scorso. “Non tanto l’atto di oggi
deve stimolare una riflessione – ha detto il sindaco Silvano Crecchi – quanto l’obbligo di legge che a breve sconvolgerà le architetture istituzionali del
territorio. L’Unione Valdera – ha continuato il primo cittadino – è di fatto
già in crisi, perché al suo interno ha dei comuni obbligati a compiere delle
scelte ed altri no. Se si tratta di accorpare sei o sette funzioni, allora è forse
il caso di pensare anche ad altre alternative”.