Cultura

Dalla Regione all'Italia, doppio salto del Museo

Da poco classificato di rilevanza regionale, il Museo archeologico pecciolese viene accreditato dal Ministero della Cultura a livello nazionale

L'interno del Museo archeologico di Peccioli

È un Maggio che il Museo archeologico di Peccioli ricorderà a lungo. Pochi giorni fa, la mostra si era vista riconoscere dalla Regione la qualifica di museo di rilevanza regionale. Adesso, con circolare del Ministero della Cultura, un altro passo in avanti: l'accreditamento al sistema museale nazionale.

Un percorso lungo 18 anni, partito nel 2004, anno della sua inaugurazione, passando per il 2007, con l'apertura nell'attuale sede di piazza del Carmine, fino al 26 Aprile scorso. Giorno nel quale il Museo archeologico di Peccioli si è visto ufficialmente riconoscere la qualifica di museo di rilevanza regionale. 

"Eravamo felici di quello che era già un risultato storico. Adesso il riconoscimento nazionale ci permette di programmare e sviluppare altri interventi e progetti sul Museo ancora più importanti - ha spiegato il sindaco Renzo Macelloni - la volontà dell’amministrazione, che sta investendo importanti risorse volte alla conservazione, valorizzazione e promozione di queste eccellenze, è di puntare a 360 gradi sull’arte e sulla cultura. Il percorso iniziato ormai molti anni fa con l’arte contemporanea, infatti, non si ferma".

Un'altra sezione del Museo archeologico


Oggi, il Museo, nella sua sezione etrusca, ospita le importanti testimonianze rinvenute nel sito di Ortaglia in cui, grazie alle campagne di scavo finanziate dal Comune tra gli anni 1999 e 2010, sono stati portati alla luce oggetti di notevole interesse e valore artistico, che raccontano di un insediamento che tra i secoli VI e III avanti Cristo.

Negli ultimi anni, l'amministrazione, Belvedere Spa e Fondazione Peccioliper hanno deciso di investire sempre più risorse e professionalità per aumentare i servizi e l’offerta museale, avviando un progetto di restauro, studio e ampliamento dei materiali esposti che si concretizzerà nel corso dei prossimi mesi.

Tra le offerte che più hanno riscosso successo c’è la creazione di un percorso di visita all’interno del sito di Santa Mustiola che, dal 2019, ogni estate, accoglie tantissimi visitatori curiosi di vedere da vicino il lavoro degli archeologi e comprendere quindi sempre di più su ciò che poi è visibile all’interno del Museo.

Una visita agli scavi di Santa Mustiola