Valdera 2025

Dimmi come ti muovi e ti dirò chi sei

Linking Valdera pensa un percorso di coinvolgimento di cittadini, istituzioni e settore privato. Come cambieranno poli attrattivi, servizi, eventi

Comunità, settore privato e istituzioni. Se non si amalgamano questi tre ingredienti, la ricetta di Linking Valdera non riesce. Lo sanno bene i comuni di Peccioli e Pontedera che, insieme a Nomisma e a MIC Mobility In Chain, hanno inserito nel maxi progetto di nuova mobilità che mira a stravolgere in meglio il modo di vivere e di spostarsi nella valle, la costruzione di un percorso di coinvolgimento dei cittadini insieme alle istituzioni e al settore privato.

Si tratta di un processo – legato al documento “Pianificazione Urbana Incrementale Partecipativa” fornito da UN-Habitat per supportare governi e territori nello sviluppo di una nuova agenda urbana allineata con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 – che si esplica in quattro passi: valutazione (dove siamo adesso), pianificazione (dove vogliamo andare), operatività (come ci arriviamo), implementazione (come implementiamo e monitoriamo i progressi). Questa sorta di percorso di accompagnamento punta a consolidare il progetto stesso che si candida non solo ad aumentare l’accessibilità complessiva al territorio attraverso modalità sostenibili, ma anche a promuovere la crescita economica attraverso l’introduzione di una vasta gamma di servizi e di poli di spinta.

Poli. I comuni lungo le linee di mobilità, a seconda della vocazione territoriale, potrebbero ospitarne di diversi tipi: educativi, di interesse turistico, sanitari, ecologici, d’innovazione, agricoli.

Servizi. Ogni polo potrebbe svilupparne di specifici: ad esempio, corsi di doposcuola e spazi di svago dedicati ai giovani; corsi di formazione e incubatori d’innovazione per i professionisti; orti urbani, mercati a km 0, supporti alle neo-mamme, attività di benessere per le famiglie; attività dedicate, assistenza sanitaria e un servizio per gli accompagnatori degli anziani; luoghi in cui i turisti possano degustare i prodotti enogastronomici, essere guidati in tour di esplorazione e attività di produzione.

Eventi e quotidianità. Oltre a poli di sviluppo e servizi diversificati sul territorio, il nuovo sistema di mobilità flessibile, affidabile, on demand ed elettrico permetterà sia una migliore accessibilità verso i luoghi di lavoro e di studio (liberando così dall’apparente libertà data dall’uso dei mezzi privati, rendendo più confortevoli i viaggi e incidendo meno sull’ambiente), ma potrà garantire anche gli spostamenti verso i grandi eventi o festival organizzati in Valdera. A seconda delle iniziative, la flotta di feeder elettrici potrebbe infatti essere reindirizzata per tutta la durata dell’evento verso quel singolo Comune che lo organizza, riducendo così l’uso di veicoli privati e quindi meno traffico, niente necessità di inventarsi parcheggi aggiuntivi, nonché abbattimento delle emissioni di CO2.

Altro scenario ipotizzabile potrebbe veder coinvolti tutti i Poli di Sviluppo nei vari Comuni nell’organizzazione di un unico grande evento che abbracci l’intera Valdera. Il sistema integrato di mobilità permetterebbe allora di iniziare l’esperienza del festival, ad esempio, a Pontedera e di godersi tutte le attività fino a Lajatico senza mai usare i mezzi privati, spostandosi tra comune e comune con il Tpl attraverso una sorta di Valdera-Pass di un’intera giornata incluso nel prezzo del biglietto dell’evento.

Migliore mobilità significa anche migliore qualità della vita, più servizi e svago e un ambiente più pulito.