Attualità

Disoccupazione ed economia nell'era digitale

Giovedì 23 febbraio seconda conferenza sui risvolti della rivoluzione tecnologica nella società. L'ospite è il docente universitario David Fiaschi

Continua il ciclo di conferenze al Centro Polivalente di Peccioli in cui vengono affrontate le implicazioni e le conseguenze della rivoluzione tecnologica digitale per i destini della società globale e delle relazioni tra gli esseri umani.

Giovedì 23 febbraio alle 21 l'ospite sarà David Fiaschi, docente di Economia Politica dell’Università di Pisa, che tratterà La disoccupazione tecnologica e l'economia nell'era digitale. Una riflessione su come la recente accelerazione nei processi di automazione, accompagnata a una stagnazione dei salari e ad una ridotta domanda di lavoro, abbia riacceso il dibattito tra gli economisti se la disoccupazione tecnologica debba considerarsi un fenomeno transitorio o invece un’intrinseca debolezza del sistema di produzione capitalistico.

L’idea che l’introduzione di nuove tecnologie abbia oltre che l’effetto positivo di migliorare l’efficienza produttiva, quello potenzialmente negativo di ridurre la domanda di lavoro risale almeno alla fine del 1800 con i movimenti luddisti. Nel 1930 John Maynard Keynes nel pieno della Grande Depressione analizzava con chiarezza le conseguenze del progresso tecnologico, prefigurando una grande opportunità per ridurre il tempo di lavoro mantenendo (o aumentando) al contempo il reddito dei lavoratori. Per molti anni Keynes sembrava aver formulata un’azzeccata profezia, ma dal 1970 questo trend storico sembra essersi interrotto. La recente accelerazione nei processi di automazione, accompagnata ad una stagnazione dei salari ed ad una ridotta domanda di lavoro, ha riacceso il dibattito tra gli economisti se la disoccupazione tecnologica debba considerarsi un fenomeno transitorio o invece una intrinseca debolezza del sistema di produzione capitalistico.

Le sessioni saranno introdotte e coordinate da Michele Battini, ordinario di Storia della Politica Università di Pisa.

Per informazioni contattare la Fondazione Peccioliper: 0587 672158, info@fondarte.peccioli.net, www.fondarte.peccioli.net, fb Fondazione-Peccioliper, tw @peccioliper