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Il fumetto di Riccardo diventa una serie tv su Hbo

Da Peccioli alla Hbo, emittente statunitense de "Il Trono di Spade": il suo fumetto distopico Dmz è una nuova serie tv con Rosario Dawson

Riccardo Burchielli

Sembra un film, ma in realtà è una serie tv. Battute a parte, la storia di Riccardo Burchielli, fumettista e illustratore pecciolese, è di quelle da fiaba. Perché dalla sua matita, il suo Dmz diventa una serie televisiva prodotta da Hbo, l'emittente televisiva statunitense che ha già lanciato titoli come "Il Trono di Spade" e "I Soprano". Non proprio di secondo piano.

Il punto di svolta arriva nel 2005, ma a quel punto Riccardo già da anni ha deciso di seguire la propria passione e di lasciare il proprio lavoro. Nel 1998 è disegnatore per Marco Editore, quindi collabora nella serie John Doe cinque anni dopo. Ma nel 2005, appunto, conosce l'editor statunitense William Dennis, attraverso il quale arriva allo sceneggiatore Brian Wood, uno che ha scritto storie a fumetti per miti come Star Wars, Terminator e Il Pianeta delle Scimmie.

Con Wood, Riccardo realizza la serie Dmz, ovvero Demilitarized Zone, "zona demilitarizzata", come la Manhattan raffigurata nei suoi fumetti dopo che gli Stati Uniti, in un futuro oscuro, sono ripiombati in una devastante guerra civile.

Una scena disegnata da Burchielli

Una scena disegnata da Burchielli


E proprio oggi, giovedì 17 Marzo, su Hbo Max, c'è stato il lancio in anteprima mondiale, con la serie che sarà divisa in quattro parti. La regia è affidata ad Ava DuVernay, mentre la protagonista Alma Ortega è interpretata dall'attrice Rosario Dawson, già nota per le sue parti in "Sin City" e "Sette anime", di Gabriele Muccino.

Burchielli, inoltre, ha messo a disposizione il suo talento anche per il suo Comune. Gli ultimi lavori sono i disegni per l'allestimento del Laboratorio Peccioli, ma più in generale in tutto il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, Inoltre, ha realizzato le illustrazioni, che raccontano molto di Peccioli e dei pecciolesi, per il libro di Michele Santeramo "La seconda Vita".