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Garutti porta Fabbrica a New York

L'artista e docente, scomparso nel 2023, è stato al centro di un'iniziativa dell'Istituto italiano di cultura della Grande Mela: Fabbrica protagonista

L'opera di Garutti con la dedica a Fabbrica

L'opera e l'arte di Alberto Garutti portano Fabbrica al centro di un'iniziativa organizzata dall'Istituto italiano di cultura di New York. Dopo l'esperienza del 2023, infatti, Peccioli si è ritrovata di nuovo nella Grande Mela: Garutti, docente dell'Accademia di Brera di Milano, si è occupato di un intervento artistico nella frazione pecciolese dopo aver incontrato i residenti ormai trent'anni fa.

Purtroppo, Garutti nel 2023 è venuto a mancare, ma la sua storia artistica si è legata a Fabbrica a tal punto da metterla in risalto anche nel simposio a lui dedicato a New York. "Un’altra occasione importante di mettere in evidenza il rapporto di un grande artista e maestro come Alberto Garutti con Peccioli - ha detto il sindaco Renzo Macelloni - Garutti ha avuto un ruolo centrale nella scelta culturale che, proprio nel nostro territorio, gli ha fatto scoprire il binomio tra arte e comunità".

Garutti completò il suo intervento nel 1997, la sua prima opera pubblica, chiamata Senza Titolo: si tratta dell’intervento di riqualificazione della facciata di proprietà dalla Curia, utilizzato come sala parrocchiale ma che aveva avuto la funzione di teatro e punto di ritrovo per i giovani. Su una lastra di pietra, installata all’ingresso Garutti incise la frase: "Dedicato ai ragazzi e alle ragazze che in questo piccolo teatro si innamorarono".

"Senza Titolo" di Garutti

"Per me la priorità era realizzare un’opera che non fosse rifiutata dalla cittadinanza - affermò Garutti - un’opera con un impatto ambientale minimo, che spostasse il livello linguistico così da evitare demagogie populiste. Tutto questo significava, allora come adesso, lavorare sul metodo e in un modo politico piuttosto che fare un’opera politica".

L'eredità artistica di Garutti è poi stata recuperata anche da alcuni suoi allievi, che hanno avuto a che fare con Peccioli. Come, per esempio, Patrick Tuttofuoco, autore dell’opera Endless Sunset sulla passerella pedonale che collega il centro storico alla parte nuova del paese. E ancora, Paolo Pivi, artista che ha introdotto l’evento newyorkese descrivendo con grande efficacia la lezione di Garutti sul binomio arte e comunità maturata con il lavoro di Fabbrica nell’intero percorso artistico del maestro.

Il sindaco Macelloni con il direttore dell'Istituto italiano di cultura Fabio Finotti

"Con Garutti stavamo lavorando a un nuovo progetto su Peccioli, purtroppo interrotto dalla sua scomparsa - ha concluso Macelloni - dopo trent’anni di collaborazione, però, questo binomio è arrivato a New York, all'Istituto italiano di cultura".