Cultura

I tesori dell'arte sacra si svelano al pubblico

Da domenica 19 marzo inizia un ciclo di tre incontri mensili al Museo. Si parte con la Madonna delle Grazie e il San Nicola, due opere del '200

Prende il via domenica 19 marzo il ciclo di tre incontri mensili al Museo di Arte Sacra di Peccioli per far conoscere gli importanti tesori custoditi al suo interno.

Ogni incontro sarà focalizzato su un gruppo omogeno di opere, in modo da avvicinare il visitatore in modo graduale alla conoscenza, alla lettura e alla comprensione della singola opera d’arte.

In occasione del primo incontro verranno raccontate le due opere più antiche e preziose del Museo, due opere che per la loro importanza sono state esposte al Museo di Stato di San Pietroburgo nel 2002.

La Madonna con bambino e due angeli attribuita a Enrico di Tedice, detta Madonna delle Grazie, è un’opera in tempera e oro su tavola della prima metà del XIII secolo. Oltre ad essere un esempio splendido dell’arte pisana del duecento (opere dello stesso pittore sono conservate al Museo di San Matteo di Pisa e al Museo del Bargello di Firenze), a partire dal XVI secolo fu oggetto di particolare devozione locale.

Il San Nicola e storie della sua vita è un’opera del terzo quarto del XIII secolo ed è attribuita a Michele di Baldovino. L’opera è affascinante sia da un punto di vita stilistico, sia per le curiose vicissitudini che ha subito nel corso dei secoli e può vantare un gemello che raffigura San Verano conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano.

La partecipazione è gratuita ma è consigliata la prenotazione.

1° Incontro: Domenica 19 marzo dalle 15.30 alle 17.30, “La Madonna delle Grazie e il San Nicola. Due tavole del Duecento pisano”

2° Incontro: Domenica 9 aprile dalle 15.30 alle 17.30, “L’altare della Ss. Assunta”

3° Incontro: Domenica 7 maggio dalle 15.30 alle 17.30, “Alzando lo sguardo. La storia del soffitto ligneo”

Per prenotazioni contattare la Fondazione Peccioliper: 0587 672158, 0587 936423, info@fondarte.peccioli.net, www.fondarte.peccioli.net, fb Fondazione-Peccioliper, tw @peccioliper