Politica

Il futuro della Valdera secondo Macelloni

Il sindaco di Peccioli all'incontro politico del PD ribadisce: "L'ambito ottimale su quale sviluppare progetti strategici va da Pontedera a Volterra"

All' Incubatore d’Imprese di Peccioli, Macelloni ha analizzato la storia delle unioni in Valdera ed ha illustrato la sua proposta politica con esempi concreti di soluzioni amministrative ed economiche per rilanciare il territorio, qui di seguito l'intervento integrale

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Incontro politico del Partito Democratico:Uno sguardo al domani

Le periferie al centro, proposte politiche:

La Valdera e il suo futuro

UNIONE DEI COMUNI, UNA LUNGA STORIA

Da molto tempo qui in Valdera è partito un processo di collaborazione tra Amministrazioni Comunali fino ad arrivare ad oggi con due Unioni di Comuni: l’Unione della Valdera e l’Unione del Parco Alta Valdera.

Vale sicuramente la pena ricordare che questo processo associativo è iniziato spontaneamente ormai 20 anni fa tra 6 Comuni di un’area che allora venne definita Parco Alta Valdera: erano i Comuni di Peccioli, Terricciola, Capannoli, Lajatico, Chianni e Palaia.

Credo che ora a distanza di tempo sia chiaro a tutti che la maggiore capacità progettuale sia sicuramente da riconoscere alla prima esperienza associativa; vorrei dire subito che questo risultato non è ascrivibile soltanto ai protagonisti di quella impresa, ma è dovuto al fatto che l’accordo che è nato tra quei Comuni era un rapporto che maturava da una profonda convinzione interna alle stesse Amministrazioni, era per così meglio dire un rapporto volontario che tentava di cogliere delle opportunità di crescita e di miglioramento in termini di progetti territoriali e di funzionamento di servizi al cittadino.

Oggi tanta acqua è passata sotto i ponti da quella prima esperienza e partendo proprio da lì, nel 2009, in un clima giuridico molto cambiato con una cultura legislativa che imponeva ai Comuni di fare scelte associative, il Parco Alta Valdera si allarga a 14 Comuni e diventa l’Unione della Valdera.

In seguito alcuni Comuni sono usciti, altri hanno iniziato e portato a termine un processo di fusione fino ad arrivare ad oggi con una Unione della Valdera ridotta a 8 Comuni e la nascita da poco più di un anno del rinato Parco Alta Valdera, oggi con 4 Comuni.

Se il compito di un amministratore, come io credo, è quello di interpretare e applicare al meglio le leggi in questo momento vigenti, ma al tempo stesso riuscire a guardare più avanti per capire qual è la direzione più opportuna per i nostri enti e per i servizi ai nostri cittadini, a seguito di questa esperienza maturata oggi s’impone una profonda riflessione.

LIMITI DELLE ATTUALI UNIONI:

LIMITI ATTUALI DEI PICCOLI COMUNI:

Il tema della razionalizzazione dei Comuni ormai è consolidato da tempo e condiviso trasversalmente dalla stragrande maggioranza delle forze politiche in Parlamento e in Consiglio Regionale, a meno di un imprevedibile ripensamento con questa tendenza dobbiamo fare i conti.

POSSIBILI SOLUZIONI:

Alcuni esempi:

Assetto istituzionale:

Aspetti progettuali:

Da tener conto che in dieci anni una struttura amministrativa che si fonde produce importanti risparmi che non sono apprezzabili nei primi anni.

VISIONE DI UN TERRITORIO

La politica di un Comune per tanti aspetti si esercita e si realizza in un territorio più ampio dei propri confini amministrativi: nella nostra realtà territoriale un ambito ottimale su quale sviluppare progetti strategici va da Pontedera a Volterra. Questo deve diventare un mantra!

COSA POTREMMO FARE?

Dobbiamo fare in modo che tra i cittadini si crei un dibattito, un fermento su queste impostazioni e noi amministratori del Partito Democratico dobbiamo rappresentare la punta di diamante della proposta di un rinnovamento che guarda e meglio interpreta il futuro.

Il futuro è quello che facciamo oggi, non si costruisce domani


Renzo Macelloni, La Valdera e il suo futuro, 

23 Settembre 2017 - Incubatore di impresa Peccioli